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Ristrutturazioni, facciate e risparmio energetico: l’edilizia torna a respirare – Quotidiano di Puglia

Non solo il Superbonus 110%. Le vie delle agevolazioni fiscali per chi vuole ristrutturare casa sono molteplici. Una serie di misure che si sono sommate nel corso del tempo con la missione di migliorare gli immobili soprattutto nell’ottica dell’efficientamento energetico, per riqualificare i centri urbani, favorire l’apertura dei cantieri e quindi ridestare l’economia, l’edilizia e le chance di occupazione. L’ultimo arrivato, nel cuore della pandemia, è il Superbonus: è entrato in vigore il primo luglio scorso. L’agevolazione eleva al 110% l’aliquota di detrazione delle spese (in alternativa alla fruizione diretta della detrazione è possibile optare per lo sconto in fattura o per la cessione del credito) sostenute per specifici interventi: l’isolamento termico sugli involucri (il cappotto), la sostituzione degli impianti di climatizzazione, degli infissi, interventi antisismici, installazione di impianti solari fotovoltaici, infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici, interventi di eliminazione delle barriere architettoniche.

La nuova misura si aggiunge alle detrazioni previste per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio. Per la semplice ristrutturazione di un immobile residenziale c’è il Bonus Casa al 50%. E se gli interventi sono finalizzati all’efficientamento energetico dell’edificio entra in gioco l’Ecobonus che arriva al 65% di detrazioni (al 75% se si tratta di un condominio). Fino al tetto dell’85% – ecco il Sismabonus – se la ristrutturazione comprende interventi utili alla riduzione del rischio sismico.
Dal primo gennaio 2020 è in vigore il Bonus facciate al 90%: l’agevolazione consiste in una detrazione d’imposta per interventi finalizzati al recupero o al restauro (anche solo la pulitura o tinteggiatura) della facciata esterna degli edifici dei centri abitati. Sono ammessi al beneficio, insieme al prospetto, anche balconi, ornamenti e fregi. Gli interventi di ristrutturazione possono, ovviamente, attraversare anche diverse tipologie di detrazione.

Puntando la lente di ingrandimento sul Salento, ecco i dati relativi agli interventi effettuati nel 2019 a Lecce e provincia nell’ambito dei vari bonus (all’epoca non c’era il Superbonus): è un report elaborato dal data analyst Davide Stasi. Nel Salento sono stati, dunque, ristrutturati 18.631 metri quadri di facciate e 4.451 metri quadri di tetti e balconi. A questi numeri si aggiungono i 7.989 metri quadri di nuovi infissi installati. E poi ancora 158 metri quadri di pannelli fotovoltaici e 1.304 metri quadri di schermature solari. Nel 2019, in provincia di Lecce, sono state sostituite e installate 860 caldaie a condensazione, 68 a biomassa, 623 pompe di calore, 5 con sistema ibrido, 23 scaldacqua a pompa di calore, 6 building automation (sistemi di automazione degli edifici).
Il Salento, tuttavia, è il fanalino di coda della Puglia sul fronte della spesa privata per gli interventi di ristrutturazione edilizia e risparmio energetico. A sottolinearlo è lo stesso studio elaborato da Stasi. In particolare, a Lecce e provincia, in base alle dichiarazioni dei redditi presentate nel corso dell’anno scorso (anno d’imposta 2019) e alle comunicazioni trasmesse all’Enea sono stati spesi 11,8 milioni di euro, vale a dire circa 14,9 euro per abitante. Il risparmio annuo è stimato in quattro gigawattora. Nelle altre province pugliesi, è maggiore il rapporto tra gli investimenti sostenuti in rapporto alla popolazione. A Bari il rapporto è di 34 euro per abitante, 28 a Taranto, 25 a Foggia, 22 nella Bat e 21 a Brindisi. «Lo studio dei dati – dice Stasi – può fornire un importante supporto conoscitivo per formulare gli interventi di sostegno, promozione e valorizzazione delle imprese, nell’interesse degli operatori economici, potendo interpretare, in maniera più nitida, la fotografia del territorio, con vantaggi anche sul fronte dell’impiego delle risorse pubbliche perché, nelle fasi di programmazione economica, si potranno adottare provvedimenti più puntuali ed efficaci. C’è una grande opportunità per la riqualificazione energetica degli immobili. Il Superbonus 110 per cento non è solo una delle tante agevolazioni fiscali attualmente in vigore. Può rappresentare, infatti, un importante volano per la ripresa economica locale e nazionale. Sappiamo bene – aggiunge il data analyst – quanto possa migliorare la vita dei cittadini e quanto il settore delle costruzioni possa trarre vantaggio. Nelle sole regioni del Sud, l’anno scorso, sono stati ben 329.543 i contribuenti che hanno beneficiato delle detrazioni per gli interventi finalizzati al risparmio energetico».

Su Nuovo Quotidiano di Puglia oggi in edicola, la guida al SuperBonus 110%, punto per punto.

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