Sarebbero 160mila, sparsi in diverse sedi, i documenti in possesso degli uffici di Roma Capitale relativi all’incentivo governativo la cui consultazione spesso è necessaria per ottenere il bonus. Gli architetti romani: “Necessaria digitalizzazione”
A Roma poter usufruire del Superbonus 110% – l’incentivo che mira a rendere più efficienti le abitazioni – è più difficile che in altri comuni d’Italia. E il problema ha dell’incredibile: l’ufficio Urbanistica del comune di Roma al momento è completamente inondato dalle scartoffie relative all’incentivo, come i progetti contenenti i titoli abitativi delle preesistenze degli immobili la cui consultazione è necessaria per preparare le carte per la richiesta del bonus.
Superbonus, dopo la proroga continua il boom: +2 miliardi a settembre
Stiamo parlando di circa 160mila documenti che il Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica di Roma Capitale possiede sulla questione e che – fa sapere in una nota la dirigente Cinzia Esposito – sono depositati “sia presso i vari locali delle tre diverse sedi (via del Turismo, via di Decima, via della Civiltà del Lavoro), sia presso dei capannoni collocati fuori dal territorio della città di Roma”.
A questo si aggiungerebbe un secondo problema. A partire dal 1° luglio è cambiata la ditta che si occupa di gestire tutto questo materiale cartaceo. In particolare per il deposito, la custodia e il trasporto dei file in questione. Un cambio che ha rallentato il processo che permette l’accesso agli atti.
Risultato: tra documenti e scartoffie in giro per i vari uffici della Capitale e la poca dimestichezza di una ditta appena subentrata che quei documenti e scartoffie li deve gestire, l’accesso agli atti risulta quasi del tutto impossibile.
Gli architetti romani, tramite il loro ordine professionale, fanno sapere che “le giustificazioni della dirigente non sembrano sufficienti a spiegare l’impossibilità di ottenere riscontri utili o comunque l’inevitabilità di affrontare un percorso a ostacoli, con tempistiche insostenibili, per quanto riguarda l’accesso agli atti”.
Superbonus 110%, ora è più semplice: tutte le novità su come ottenerlo
Il presidente dell’Ordine degli Architetti di Roma, Alessandro Panci, ha dichiarato che già da prima della pandemia l’ordine si era speso con l’amministrazione capitolina affinché si procedesse alla digitalizzazione degli archivi. “Nel maggio 2020 – spiega Panci – fu inviata una lettera ai Ministri di Infrastrutture, Innovazione e Beni Culturali, alla Regione Lazio e al Comune di Roma con proposte per il rilancio dell’economia dell’edilizia, duramente colpita anche dalla crisi generata dalla pandemia“.
La proposta dell’Ordine, dunque, è quella di spingere fortemente verso una digitalizzazione dei documenti e una sburocratizzazione delle pratiche.
Articoli Correlati
Source: teleambiente.it
Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.