Vengono a primavera, volano attraverso il deserto del Sahara o lungo la valle del Nilo partendo dal Sud Africa per poi superare, affrontando tanti pericoli, il mar Mediterraneo. Compiono ogni anno migliaia di km per raggiungere i siti di nidificazione nei nostri territori. Si tratta delle rondini, specie insettivore di grande importanza per l’ecosistema.
Le rondini (insieme ai rondoni e ai balestrucci) sono fra le specie considerate minacciate a livello continentale e soggette a particolare tutela. La distruzione dei nidi, infatti, mette in pericolo la loro sopravvivenza e comporta delle conseguenze sotto il profilo giuridico in relazione alla Legge 157/1992 che vieta di distruggere o danneggiare i nidi o anche solo disturbare la fauna selvatica durante il periodo della riproduzione e prevede l’applicazione di sanzioni penali e amministrative.
In primavera le rondini cominciano la cova; si riproducono 2/3 volte l’anno, deponendo 4/5 uova, che vengono covate da entrambi i genitori per circa 16/17 giorni. Già a 20 giorni dalla nascita, i piccoli raggiungono le stesse dimensioni degli adulti e sono pronti per volare via. Tale specie si è adattata a costruire i nidi in città prediligendo sottotetti delle abitazioni, garage, cantine, corrili e a volte addirittura gli androni dei palazzi. L’attivazione del Superbonus 110% che consente di realizzare interventi edilizi per il miglioramento energetico degli edifici (Ecobonus), ha interessato migliaia di abitazioni in tutta la penisola ma, purtroppo, anche se viene definita “eco” non ha tenuto in considerazione gli aspetti ambientali legati alle specie animali che abitano le città (in particolare uccelli e chirotteri) e ignorato la normativa a tutela di queste.
Ci è capitato spesso di dover intervenire per mettere in sicurezza dei nidi, allertati da qualche condomino più attento, al fine di evitarne la distruzione. Ieri mattina, sollecitati da una condomina virtuosa, Immacolata Ferrigno, le associazioni Enpa Salerno rappresentata da Angela De Laurentiis, Lipu Caserta da Fabrizio Golino e associazione Ardea da Marcello Giannotti sono intervenuti all’interno di un parco, in provincia di Caserta, per salvare alcuni nidi di rondine a rischio a causa di lavori di ristrutturazione.
Con l’aiuto del comando forestale e del brigadiere Tammaro Pedana, che ringraziamo per la sollecitudine che dimostra sempre intervenendo al nostro fianco nella tutela degli animali, abbiamo potuto salvare i nidi, in un parco di Gricignano d’Aversa, nella zona NATO, con i piccoli ormai quasi pronti per l’involo, dando suggerimenti sulle attenzioni da tenere, nell’effettuazione dei lavori, per non danneggiare i nidi.
Sono situazioni che purtroppo si ripetono di frequente e, in questi casi, è fondamentale contattare gli esperti affinché si trovino le soluzioni più adeguate.
Le città vanno considerate degli ecosistemi che ospitano tante specie, che hanno imparato a sfruttare gli spazi che l’ambiente urbano offre, e ogni azione deve necessariamente tener conto di questo aspetto; il pianeta appartiene a tutti, anche alle altre specie, abbiamone rispetto, si può convivere serenamente semplicemente con piccoli accorgimenti e attenzioni.
Se vedete qualcuno che provoca disturbo o danneggiamento alle specie animali, e in particolare ai loro nidi, segnalatelo al Corpo dei Carabinieri Forestali.
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