Il decreto Salva-Casa è ormai ufficialmente in vigore, data la
sua pubblicazione come Decreto
Legge n. 69/2024 nella Gazzetta Ufficiale dello scorso 29
maggio. Per quanto non si tratti di un condono edilizio, il nuovo
decreto, riscrivendo parti del Testo Unico Edilizia (d.P.R. n.
380/2001), semplifica in alcuni punti la farraginosità della
normativa.
Sanatoria difformità minori e rimodulazione delle
tolleranze
E così da un lato diventa più semplice ottenere la sanatoria
delle irregolarità edilizie di minore gravità (quelle che il
decreto chiama “difformità parziali” delle opere dai titoli
abilitativi), e dall’altro aumentano i casi in cui i discostamenti
dal titolo non configurano affatto una violazione.
Tale secondo intervento, in particolare, passa attraverso la
rimodulazione delle tolleranze individuate dall’art. 34-bis del
Testo Unico Edilizia (TUE), sia quelle c.d. costruttive che quelle
c.d. esecutive.
Per gli interventi realizzati entro il 24 maggio 2024, cioè, non
è più considerato irregolare il mancato rispetto dei parametri
dichiarati nel titolo, a condizione che sia
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