Per poter valutare il reale impatto che determinate opere
abusive comportano sull’assetto del territorio, occorre sempre
compiere un apprezzamento globale, e non
atomistico, degli interventi conseguiti.
Non può essere ammessa, infatti, una considerazione
“parcellizzata” degli illeciti al solo fine di fruire del più
benevolo trattamento sanzionatorio, ovvero dell’applicazione della
sanzione pecuniaria al posto di quella
demolitoria.
Abusi edilizi: vanno sempre considerati globalmente
A chiarirlo è il TAR Lazio con la sentenza del
17 ottobre 2024, n.
18046 che rigetta un ricorso per l’annullamento
dell’ordine di demolizione disposto dal Comune per opere eseguite
in difformità dal titolo edilizio, e l’applicazione, in
sostituzione allo stesso, della fiscalizzazione
dell’abuso di cui all’art. 34 del d.P.R. n. 380/2001
(Testo Unico Edilizia).
Secondo il ricorrente, parte degli abusi contestati rientrerebbe
tra quelli eseguiti in assenza o in difformità dalla
SCIA – in quanto configurabili come difformità parziali
conseguite nel rispetto della tipologia edilizia progettata
…continua a leggere
Tutti i diritti dei contenuti presenti in questo articolo sono della fonte e vengono riportati solo per “diritto di breve citazione” (art. 70 Legge n. 633/1941), indicando sempre la fonte, con relativo link al sito di provenienza. Leggi il Disclaimer.