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Se cambi i mobili di casa, ottieni un bonus di 16.000€! – Trend-online.com

Il bonus mobili ed elettrodomestici rientra a pieno titolo nelle agevolazioni istituite dal Governo italiano come base di aiuto per i cittadini, al fine di contrastare la crisi economica prodotta dalle strette serrate imposte dall’Esecutivo per contenere la diffusione della pandemia da Covid-19. Il bonus mobile come le altre agevolazioni messe in campo per la ricostruzione e il rifacimento degli immobili è stato utilizzati tanto dall’ex Governo Conte, quanto dall’attuale Governo Draghi come strumento necessario per spingere il Paese verso la ripresa economica. 

C’è da dire che nel pacchetto degli incentivi per la casa non è presente solo il bonus mobili ed elettrodomestici, ma anche il Superbonus 110%, il Sismabonus, l’Ecobonus, il bonus idrico e cosi via. Non solo iniziative, ma un piano diretto preciso del Governo italiano per rilanciare l’economia spingendo sugli interventi edilizi. Includendo, quindi, non solo miglioramento della propria abitazione, ma anche rifacimento della stessa. 

Si apre la porta a un progetto molto più ambito, ossia il Green New Deal, che pone in rilievo non solo la trasformazione degli immobili abitativi, ma anche d’inserire ambienti estremamente tecnologici, particolarmente gradevoli, ma soprattutto, che risultino in piena sinergia con la salvaguardia dell’ambiente. 

In questo contesto, anche il bonus mobili ed elettrodomestici è stato istituito al fine di garantire il rinnovo degli ambienti anche, ad esempio con opere murarie interne, mantenendo saldo il principio di rendere molto più ospitale la casa completata con l’arredo.

 Non solo cambiando i mobili, ma anche rinnovando il gruppo degli elettrodomestici prediligendo quelli a basso impatto ambientale. Si interviene per realizzare una casa confortevole abbattendo i consumi delle bollette attraverso il miglioramento delle prestazioni energetiche. 

Una guida sulle caratteristiche principali del Bonus Mobili ed Elettrodomestici. Ti spiegheremo, come ottenere un rimborso di 16.000 euro. 

Bonus Mobili ed Elettrodomestici 2021: in scadenza il 31 dicembre 2021 

Il Bonus Mobili ed Elettrodomestici può essere sfruttato da coloro che risultano propensi all’acquisto di nuovi pezzi dell’arredamento completi di forno, frigo e così via dell’immobile in fase di ristrutturazione, od oggetto della stessa. 

Si tratta di una particolare forma di agevolazione combinata alla ristrutturazione della casa. Il che permette ai cittadini non solo di ristrutturare l’immobile, ma di rinnovarne anche l’arredamento interno senza badare al portafoglio o, almeno per rientrare nel progetto del bonus occorre non superare la soglia massima di 16.000 euro di spese. 

C’è da considerare che non tutti possono accedere a questo specifico beneficio, ma viene concesso solo a coloro che stanno realizzando la ristrutturazione della propria abitazione. Vengono ammessi al beneficio coloro che hanno avviato i lavori con decorrenza dal 1° gennaio 2020. 

Occorre, sottolineare che il bonus mobili non rientra per gli immobili per cui sono incorso interventi di efficientamento energetico o che rientrano nelle opere edili, né tantomeno può essere utilizzato per le case nuove.  

Inoltre, come tutte le agevolazioni messe in campo dal Governo italiano hanno una data d’inizio e un termine di conclusione. Ne consegue che se la data di decorrenza riferita alle opere di ristrutturazione della casa deve essere collocata in un periodo temporale dopo gennaio 2020, la data di scadenza del bonus deve rientrare per la fine dell’anno in corso.

Ciò significa che sono ammessi gli acquisiti se risultano effettuati entro e non oltre il 31 dicembre 2021. Ecco, perché, chi ha intenzione di sfruttare questo particolare incentivo deve cogliere al volo l’occasione!

Bonus Mobili ed Elettrodomestici: come ottenere 16.000 euro 

Nel corso dell’articolo abbiamo più volte parlato di un’agevolazione, questo per far ben comprendere che lo Stato non rilascia alcun accredito diretto sul conto corrente, ma bensì parliamo di una detrazione fiscale attraverso cui si ottiene il rimborso per le spese sostenute per grandi elettrodomestici e per rinnovare il mobilio. 

In altre parole, il contribuente prima acquista i beni che rientrano nel bonus mobile ed elettrodomestici e poi richiede il rimborso in fase di dichiarazione dei redditi

Come si legge dal sito dell’Agenzia delle Entrate, il contribuente ottiene il 50% dell’importo speso. Ora, sino al 2020 il valore rimborsabile era di 10.000 euro. Per il 2021 il limite della spesa rimborsabile o, meglio il tesso massimo su cui si applica la detrazione corrisponde al valore di 16.000 euro. 

Altro aspetto da non sottovalutare è l’importo rimborso non più in un’unica trance, ma spartito in 10 quote. Ciò significa che il contribuente avrà a disposizione ulteriori sconti da spalmare sulle imposte a debito, sempre in fase di dichiarazione dei redditi per un periodo temporale di 10 anni con decorrenza dalla data dell’acquisto dei beni oggetto dell’agevolazione. 

A titolo di esempio: se un contribuente nel 2021 rinnova i mobili nella propria abitazione in regime di ristrutturazione spendendo un valore di circa 10.000 euro, ottiene dallo Stato come forma di agevolazione uno sconto sul pagamento delle imposte del valore di 500 euro spalmato per 10 anni. Questo perché su 10.000 euro viene applicata la percentuale del rimborso che corrisponde al 50%, ossia 5 mila euro. Quest’ultimo importo dovrà poi essere ripartito per 10 quote del medesimo importo applicate per 10 anni.  

Si consiglia la visione del video YouTube di Pensioni & Aggiornamenti sul bonus mobili ed elettrodomestici. 

 

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Bonus Mobili ed Elettrodomestici: cosa posso comprare per non perdere il beneficio?

Per non perdere l’agevolazione occorre acquistare dei mobili nuovi per mantenere saldo il principio del rinnovamento degli ambienti e, soprattutto, perché anche se potrebbe piacere un mobile trovato al mercatino resterebbe escluso dall’agevolazione fiscale. Stesso discorso occupa i mobili acquistati dai privati. 

In linea generale, rientrano nel bonus mobili ed elettrodomestici tutto quello che rientra nei grandi arredamenti, come ad esempio cucine, tavole, materassi, armadi, librerie, divani e così via. Non rientrano nell’agevolazione la spesa delle tende, porte, pavimenti e così via. 

Per gli l’acquisto dei grandi elettrodomestici, occorre indirizzarsi verso tutti quelli che offrono una maggiore efficienza energetica. In altre parole, bisogna valutare l’acquisto della lavatrice, frigo, piano di cottura, condizionatore e così via partendo dalla classe A+ a salire.

Questo secondo le disposizioni di legge, ma bisogna considerare che l’acquisto mirato degli elettrodomestici di maggior efficienza energetica serve per abbattere i consumi. Insomma, per risparmiare sulla bolletta. Va detto che possono essere inserire tra le spese che concorrono alla formazione del beneficio anche quelle connesse ai costi del trasporto e installazioni degli elettrodomestici acquistati. 

Bonus Mobili ed Elettrodomestici: occhio alla documentazione da presentare

Il contribuente ottiene l’agevolazione solo presentando tutta la documentazione comprovante l’acquisto dell’arredo o dei grandi elettrodomestici. 

Occorre, sottolineare che per non perdere il beneficio tutte le spese sostenute per ottenere il bonus mobili ed elettrodomestici devono essere eseguite a mezzo di pagamento tracciabile, ossia carte di credito o debito, bancomat e così via. Tutto quello che viene pagato con denaro contante non può essere rimborsato. 

Il contribuente deve conservata la fattura, lo scontrino in cui si noti il codice fiscale e la ricevuta di pagamento. La normativa permette anche il pagamento del bene in forma rateale. 

È possibile ottenere il rimborso anche su beni acquistati all’estero, purché si rispettino le condizioni legate alla ristrutturazione dell’abitazione. 

Quali sono gli interventi di ristrutturazione che danno diritto al Bonus Mobili ed Elettrodomestici

La regola principale su cui è stato fondato il bonus mobili ed elettrodomestici è legata alla ristrutturazione della casa. Per cui è previsto un catalogo mirato d’interventi edilizi. 

Concorrono alla formazione del beneficio gli interventi eseguiti sulla singola casa. Non sono ammessi i piani di ristrutturazione eseguiti dai condomini. In quest’ultimo caso, infatti, non è possibile ottenere il bonus mobili ed elettrodomestici, ma il rimborso connesso alle aree comuni. 

Rientrano tra gli interventi ammessi al beneficio quelli connessi alle opere di restauro, ricostruzione e manutenzione straordinaria. 

A titolo di esempio: è possibile ottenere il bonus per l’intervento di restauro di mansarde, facciate, scale interne, opere murarie interne, opere per la realizzazione d’impianti climatici a pompe di calore, realizzazione d’impianti adibiti al riscaldamento dell’abitazione con alimentazione a pellet o a biomasse e così via. 

Non è possibile richiedere il bonus mobili ed elettrodomestici per gli interventi di ordinaria manutenzione, come ad esempio la tinteggiatura muraria, il rimpiazzo degli infissi o, ancora per la pavimentazione e così via. Ne consegue che non è ammessa l’installazione di casseforti, antifurto e così via. Come non è possibile ottenere l’agevolazione per opere connesse a box auto, garage o su quei luoghi di pertinenza prossimi alla casa. 

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Analista contabile, classe 1971.
Ottenuto il diploma di specializzazione di Analista Contabile, presso l’Istituto Professionale per il Commercio S. Rosa di Nola, ho collaborato con vari quotidiani. Attualmente sono una redattrice d’informazione di carattere generale sulle tematiche di previdenza, attualità, fisco e lavoro. Posseggo un puro orientamento sulle tematiche fiscali ed ho scelto di aiutare i lettori, con le mie parole, a trovare una strada semplice nel complesso labirinto della normativa. La verità! Adoro scrivere, ogni notizia è degna di essere raccontata, con cuore, emozione e passione.

Il mio motto è? “Il valore di una persona risiede in ciò che è capace di dare e non in ciò che è capace di prendere”.

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