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Se la 500 del nonno diventa elettrica scatta il bonus – La Repubblica

Auto d’epoca ma con emissioni zero passando all’elettrico. Con la conversione in legge del decreto Infrastrutture, infatti, dovrebbe finalmente diventare una realtà il bonus previsto per chi decide di trasformare l’auto sostituendo il motore termico. L’incentivo, previsto fino al 60% della spesa sostenuta può arrivare fino a 3.500 euro, e sarà riconosciuto per gli interventi in officina di qui a fine anno. Incentivata anche la trasformazione per il trasporto collettivo, con bus fino a 5 tonnellate, e il trasporto merci per furgoni fino a 3,5 tonnellate. Previsto un bonus del 60% anche sulle spese di immatricolazione dopo la nuova omologazione.

Un nuovo motore a zero emissioni

Il bonus, previsto dallo scorso anno ma rimasto finora nel cassetto, è destinato a coprire parte delle spese per l’acquisto e l’installazione del sistema di riqualificazione elettrica che consente di trasformare un veicolo con motore termico in un veicolo con esclusiva trazione elettrica.

L’intervento di trasformazione prevede: la sostituzione del motore benzina; l’eliminazione dei tubi di scappamento, del radiatore e del sistema di raffreddamento; l’installazione dell’elettronica di gestione e del pacco batteria in sostituzione del serbatoio carburante.

Tecnicamente il kit è composto da:

  • un motopropulsore (macchina elettrica e relativo convertitore di potenza), montato a monte degli organi di trasmissione;
  • un pacco batterie comprensivo di sistema di gestione elettrica e termica degli accumulatori e di sistema di sezionamento e protezione;
  • un’interfaccia con la rete per la ricarica;
  • eventuali altri sottosistemi necessari al corretto funzionamento del veicolo trasformato.

Possibile in questo modo dare nuova vita anche alle auto d’epoca, offrendo anche a questi veicoli la possibilità di continuare a circolate tutti i giorni e su tutte le strade, senza incappare nelle limitazioni per i motori termici.

Le officine autorizzate

Per l’intervento ovviamente è necessario rivolgersi alle officine specializzate che offrono specifici kit di riqualificazione elettrica per auto che rispettano i requisiti previsti grazie al decreto 219/2015 che ha regolamentato il settore. In genere il costo di conversione vere a propria si aggira intorno ai 5.000-7.000 euro, spesa alla quale va aggiunto il costo del pacco batterie, che varia in riferimento all’autonomia. Il sostegno alla trasformazione delle auto è comunque una misura sperimentale, in quanto occorrerà valutare effettivamente il rapporto tra costi e benefici, anche alla luce dell’intenzione preannunciata dal governo di accelerare i tempi per spingere alla trasformazione a zero emissioni del parco auto, incentivando ulteriormente l’acquisto di queste vetture. Al momento sono stanziati per questi interventi fondi per 12 milioni di euro.

Contributo anche per la nuova immatricolazione

Con le novità introdotte dal decreto Infrastrutture vengono accelerati i tempi per ottenere il bonus rispetto a quanto inizialmente previsto. Si potrà infatti ottenere il rimborso a fronte della spesa effettuata, a patto che il kit venga installato entro fine anno. Prevista quindi una decisa accelerazione per il bonus, in quanto non occorre più attendere anche la nuova omologazione del veicolo trasformato. In ogni caso anche per la nuova immatricolazione è previsto anche un contributo, sempre pari al 60 per cento, a parziale copertura delle spese relative all’imposta di bollo e all’imposta provinciale di trascrizione. Manca ora solo il decreto del Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili con le disposizioni applicative per ottenere il bonus.

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

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