I punti chiave
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Cosa cambia per la gente comune con il decreto semplificazioni? Diventa meno oneroso ottenere un certificato digitale, viene semplificato l’iter per la richiesta del superbonus. Poi le amministrazioni non potranno più chiedere al cittadino informazioni che già hanno. E arriva anche l’autodichiarazione del cittadino in tema di silenzio-assenso delle Pa: superata la scadenza prevista senza ottenere la risposta, la richiesta si considera approvata. E se la risposta della pubblica amministrazione non avviene entro dieci giorni, il cittadino potrà autodichiarare il superamento del termine del silenzio-assenso e, di conseguenza, l’accoglimento della richiesta. Ecco le norme che riguardano direttamente i cittadini.
CERTIFICATI
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Via il bollo per lo stato di famiglia digitale
Chiedere un certificato di nascita o lo stato di famiglia sarà esente da bollo e diritti di segreteria. Nessun onere, dunque, solo per il cittadino che accede ai servizi anagrafici in digitale. L’obiettivo è spingere i cittadini a essere sempre più digitali. Il decreto semplificazioni premia così chi è più digitale concedendo il certificato gratuitamente.
DATI NOTI E PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI
La pubblica amministrazione non può chiedere informazioni che già ha
Se la pubblica amministrazione è già in possesso di una informazione sul cittadino, non può chiederla di nuovo. Nell’ottica dell’interoperabilità con il decreto semplificazioni arriva un nuovo passo in avanti sullo scambio dei dati fra pubbliche amministrazioni. Ci saranno linee guida valide per tutta la pubblica amministrazione e l’estensione della Piattaforma digitale nazionale dati, sistema che semplifica l’interoperabilità nella Pa.
Source: ilsole24ore.com
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