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Il decreto legge 17 maggio 2022, n. 50, recante Misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali e di crisi ucraina ha apportato alcune interessanti novità nel settore dell’edilizia. Proviamo a riassumere le principali.
Nuova definizione di ristrutturazione edilizia
La prima grande novità, che interessa non solamente gli addetti al settore come coloro che si occupano di noleggio attrezzature edili, è relativa al fatto che cambia la definizione di ristrutturazione edilizia ricomprendendo anche gli immobili di cui al d.lgs. 42/2004, art. 136. Le ristrutturazioni edilizie, intese come interventi di demolizione e ricostruzione, e ripristino di edifici crollati o demoliti, riguardano dunque anche gli immobili che ricadono in aree tutelate come bellezze di insieme.
Ampliate le possibilità di cessione del Superbonus
Altre novità riguardano il Superbonus: rimane confermata la cessione banca-correntista, e non solamente al quarto passaggio. Si allarga inoltre la platea dei cessionari, con le banche che potranno cedere il credito anche a tutti i loro clienti, e non solamente a quelli professionali.
Proroga per le villette
Viene confermata anche la proroga del Superbonus per le villette familiari e le unità indipendenti con accesso autonomo. La maxi detrazione può essere usufruita entro il 31 dicembre 2022 a patto che alla data del 30 settembre 2022 siano effettuati lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo.
L’aggiornamento dei prezziari
Il governo ha pensato di contrastare l’aumento del prezzo dei materiali, che può compromettere la realizzazione delle opere avviate e i nuovi lavori nonostante, contemporaneamente, siano sempre più convenienti alcune attività e servizi come il noleggio trabattelli o altri macchinari. Il provvedimento dispone pertanto l’aggiornamento dei prezziari e alcune misure di compensazione per i lavori eseguiti nel 2022, oltre all’adeguamento dei listini dei bandi pubblicati nell’anno in corso.
Le semplificazioni per le rinnovabili
Chiudiamo infine con un cenno a due novità che riguardano le rinnovabili. La prima è che i lavori per la realizzazione degli impianti che sono alimentati da fonti rinnovabili autorizzati con il procedimento ex d.lgs. 387/2003, art. 12, potranno essere iniziati entro tre anni dal rilascio del permesso di costruire.
La seconda è invece relativa all’ampliamento dell’elenco delle aree considerate idonee per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili, che comprendono ora anche le aree che non ricadono nel perimetro dei beni sottoposti a tutela ai sensi del Codice dei beni culturali e paesaggistici, e nemmeno quelli nella fascia di rispetto dei beni culturali o delle bellezze di insieme.
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Source: cosenzapost.it
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