I Bonus Casa, ed in generale i Bonus Ristrutturazione, non smettono mai di stupirci!
Infatti, nonostante il 2021 si sia concluso da un solo mese, i Bonus Casa continuano a far parlare di loro.
Ma qual è la motivazione? Beh, possiamo prima di tutto affermare che la Legge di Bilancio 2022 non ha lasciato incolumi tali bonus.
Inoltre, prima della fine del 2021, c’è stata anche l’approvazione del Decreto Antifrode che ha cambiato molto le sorti dei Bonus Ristrutturazione per quanto riguarda le modalità dello sconto in fattura e della cessione del credito.
Ma cos’è cambiato per quanto riguarda i Bonus Ristrutturazione nel 2022? Li avremo ancora per come li conosciamo o cambieranno completamente?
Oltre a rispondere a queste importanti domande, nel corso dell’articolo di oggi vedremo anche tutto ciò che riguarda la cessione del credito, in quanto, ad opera della Legge di Bilancio, questa diventerà ancora più difficoltosa.
Una strategia messa in atto dal Governo per bloccare sempre più l’evasione fiscale o per limitare le possibilità dei beneficiari dei bonus? Andiamo a scoprirlo insieme.
Bonus Casa 50%: cosa cambia dopo la Legge di Bilancio?
Come abbiamo preannunciato nell’introduzione di questo articolo, andiamo a ripercorrere un attimo ciò che accadrà nel corso del 2022 ai Bonus Ristrutturazione partendo da quello che cambierà di meno: il Bonus Casa 50%.
Diciamo che si tratta di un bonus molto completo in quanto consente di fruire di moltissime agevolazioni per quanto riguarda le spese ammesse.
Ebbene, come abbiamo preannunciato, questo bonus non cambierà nel corso del nuovo anno.
Sembra incredibile vista l’enorme polemica scaturita quando il Governo, capitanato dal premier Mario Draghi, ha parlato delle possibilità di proroga dei Bonus Ristrutturazione.
Tuttavia, a differenza degli altri bonus che andremo a scoprire più nel dettaglio nei prossimi paragrafi, il Bonus Casa 50% rimarrà uguale a come lo conosciamo.
Hai bisogno di rinfrescarti un attimo la memoria? Beh, allora andiamo a ricordare cosa assicura questa importante agevolazione.
Il Bonus Casa è stato rinnovato per i prossimi tre anni e continua ad offrire uno sconto del 50% su tutte le spese ammesse, fino ad un tetto massimo di 96.000 euro.
Per fruire di questo bonus ci saranno sempre le solite tre modalità: detrazione fiscale, che verrà corrisposta in dieci anni e sarà composta da dieci rate di pari importo, cessione del credito e sconto in fattura.
Ebbene, delle ultime due modalità citate ne parleremo in un paragrafo a parte.
Prima andiamo a ricordare anche i destini degli altri Bonus Ristrutturazione coinvolti nella Legge di Bilancio per il 2022.
Le nuove scadenze del Superbonus 110%: gli effetti della Legge di Bilancio!
Il secondo bonus di cui dobbiamo necessariamente parlare quando facciamo riferimento ai Bonus Ristrutturazione è il Superbonus 110%.
Infatti, questa agevolazione è stata la più amata dello scorso anno e tutti ci aspettavamo una proroga liscia come l’olio.
Eppure, non è stato così. Il Superbonus ha portato con sé numerosi scontri e molte sorprese.
Ma andiamo a ripercorrere un attimo quanto accaduto con la sua proroga nel 2022.
Prima di tutto dobbiamo definire cos’è il Superbonus 110%. In poche parole si tratta di un sussidio che permette ai beneficiari di effettuare lavori di ristrutturazione delle loro abitazioni con una detrazione fiscale del 110%, quindi senza spendere nulla.
Beh, si tratta di una delle misure che meglio rispetta i principi esposti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ossia il PNRR.
Ed ecco per quale motivo tutti ci aspettavamo che la proroga del Superbonus 110% non avrebbe avuto nessuna sorpresa dietro l’angolo.
Eppure, non è stato così. Infatti, in una fase iniziale, non era stata pensata alcuna proroga per gli edifici unifamiliari, ossia le villette.
Successivamente, al Governo avevano fatto intendere che sarebbe stato necessario presentare il reddito ISEE per sfruttare il Superbonus 110% dopo la data del 30 giugno 2022.
Superbonus 110%: ecco tutte le novità di questo Bonus Casa!
Ma ora come stanno le cose? Com’è cambiato il Superbonus 110% con la Legge di Bilancio 2022? Andiamo a scoprirlo insieme.
Dopo numerosi ripensamenti, le sorti dei Bonus Casa per il 2022 sono state scritte nero su bianco nella Legge di Bilancio.
Questo vale anche per il Superbonus 110%, ovviamente. Infatti, è stato sancito che quando si parla di condomini non ci saranno diverse limitazioni fino alla fine del 2023.
Eppure, si era parlato di proroga fino al 2025.
Cosa succederà poi? Nessuna paura. La misura resterà davvero in auge fino alla fine del 2025, ma la detrazione corrisposta scenderà gradualmente.
Infatti, nel 2024 il Superbonus avrà una detrazione del 70%, percentuale che scenderà al 65% nel 2025.
E le villette? Domanda lecita, visto le innumerevoli polemiche che sono sorte attorno a questa tematica.
Beh, quando parliamo di villette non dobbiamo dimenticare che queste sono state ammesse nella proroga del Superbonus 110%, ma con delle limitazioni importanti.
Nessuna paura, l’idea dell’applicazione dell’ISEE è stata eliminata. Tuttavia, per quanto riguarda gli edifici unifamiliari abbiamo una proroga del Superbonus solo nel caso in cui alla data del 30 giugno lo stato di avanzamento dei lavori (SAL) sia al 30%.
E per quanto riguarda le modalità?
Come abbiamo visto parlando del Bonus Casa 50%, anche per il Superbonus 110% restano attive le sesse modalità: sconto in fattura, cessione del credito e detrazione fiscale.
Attenzione: parlando di detrazione fiscale essa non sarà restituita in 10 anni come accade per gli altri Bonus Ristrutturazione, ma in quattro anni.
E il Bonus Facciate 60%? É cambiato qualcosa?
Eccoci arrivati ad un altro dei Bonus Ristrutturazione che ci ha fatti dannare con la proroga. Stiamo parlando del Bonus Facciate che, come sappiamo, ora è al 60%.
Ma come siamo arrivati a questa “proroga mutilata”?
Beh, dobbiamo esserne felici se consideriamo il fatto che questa proroga non ci doveva nemmeno essere.
Infatti, nel Documento Programmatico di Bilancio, il Bonus Facciate non era nemmeno stato inserito.
Tuttavia, stiamo facendo riferimento ad uno dei bonus maggiormente utilizzato nel corso del 2021 (insieme al Superbonus 110%). Di conseguenza, visto il malcontento generale, il Governo Draghi ha deciso di tornare sui suoi passi concedendo la proroga del Bonus Facciate.
Tuttavia, come abbiamo compreso, la sua percentuale di detrazione è scesa parecchio. Infatti, si tratta di una differenza di ben 30 punti percentuali, passando dal 90% al 60%.
E per quanto riguarda le altre differenze?
Beh, possiamo affermare che l’agevolazione del Bonus Facciate 60% è identica alla precedente, salvo questo “piccolo” cambio di percentuale.
Anche in questo caso, le modalità restano le solite tre: detrazione fiscale, sconto in fattura o cessione del credito.
Andiamo quindi a conoscere le novità su queste modalità in modo da capire per quale motivo usufruire di queste è diventato più difficile!
Bonus Casa, Decreto Antifrode e Sostegni TER: rivoluzione nello sconto e cessione!
Una rivoluzione nello sconto e cessione? Fa anche rima.
Ma andiamo a scoprire cos’è accaduto con l’introduzione del Decreto Antifrode e del Decreto Sostegni Ter che ha fatto cambiare così radicalmente i Bonus Casa.
Iniziamo subito con il chiarire che per quanto riguarda la modalità della detrazione fiscale non ci sono particolari cambiamenti.
Infatti, ci sarà sempre una detrazione fiscale corrisposta in 10 anni composta da 10 rate dello stesso importo (a differenza del Superbonus 110% per il quale la detrazione fiscale è prevista in quattro anni).
Tuttavia, quando parliamo di sconto in fattura e cessione del credito dobbiamo necessariamente menzionare il Decreto Antifrode che ha introdotto l’obbligo di due documenti: visto di conformità ed asseverazione dei prezzi.
Ma non è finita qui! Infatti, il Decreto Sostegni Ter è sceso in campo per complicare ancora di più la situazione dei Bonus Casa!
Per scoprire le novità circa la riduzione delle possibilità di cessione del credito si consiglia la visione di questo video realizzato da Procida Vivone & Partners:
Infatti, in base a quanto stabilito da questo ultimo decreto, a partire dai primi di febbraio i crediti potranno essere ceduti un’unica volta.
Diciamo che la famosa cessione del credito è quella che consente di ottenere gli sconti in fattura. Tuttavia, stando alla possibilità di cessione unica, sarà necessario trovare una ditta che si prenda carico dei costi, anticipandoli.
Copywriter, classe 1998.
Appassionata di marketing, digital e pubblicità fin da bambina, dopo un percorso di ragioneria, ho ottenuto una laurea in Comunicazione, Media e Pubblicità
presso l’Università IULM di Milano e, successivamente, ho conseguito un master in Marketing Management.
Troppo creativa per essere ragioniera, troppo analitica per essere un’artista: sono diventata social media manager e seo copywriter.
Parlo tanto, scrivo ancora di più e ho sempre miliardi di idee.
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