LA RIPRESA
MACERATA Spuntano come funghi nuovi cantieri in città. Dal centro storico alle mura, dai quartieri della cinta più prossima alla città sino alle frazioni. E’ l’effetto della partenza dei lavori per la ricostruzione post sisma che si assomma ai vari bonus edilizi, su tutti il superbonus 110% oltre ai vari bonus ristrutturazioni, che è di sicuro tra i più apprezzati, così come l’ecobonus ed il sismabonus, per la riqualificazione energetica e la riduzione del rischio sismico fino al bonus facciate che il Comune di Macerata ha molto spinto adottando anche una variante apposita per estenderne l’utilizzo in più zone della città.
I cantieri
I cantieri che si sono aperti nelle ultime settimane a Macerata hanno raggiunto la considerevole cifra di 45 unità, di cui ben 30 quindi i due terzi del totale, che sono stati montati dentro la cinta muraria del centro storico mentre gli altri 15 sono relativi ad interventi che vengono effettuati al di fuori della parte antica del capoluogo. Il dato emerge dalla richiesta di occupazione di suolo pubblico pervenuta al Comune per installare gru o ponteggi attorno agli edifici da ristrutturare. E’ chiaro che il numero di lavori di edilizia che si stanno effettuando in città è di gran lunga superiore e riguarda interventi interni a case ed appartamenti che non hanno bisogno di installazioni esterne, e questo viene testimoniato da un altro dato molto significativo. L’accesso agli atti che i tecnici, architetti, ingegneri o geometri, richiedono agli uffici comunali sono lievitati negli ultimi tempi, raggiungendo gli oltre 200 al mese. Dunque un quadro che segnala una forte ripresa del comparto edilizio, anche in città trainato dai vari bonus a disposizione. «Che la ricostruzione stia prendendo sempre più piede lo testimoniano i diversi cantieri aperti in città afferma l’assessore all’Urbanistica, Silvano Iommi- che comprendono la ricostruzione sismica ed i vari bonus edilizia che sono a disposizione. E’ certo che se i ritmi sono questi dopo i primi cinque mesi del 2021 è facile prevedere che entro la fine dell’anno questi numeri possano anche raddoppiare. Questo, soprattutto per il centro storico, pone il problema legato al fatto che i cantieri vanno ad occupare anche spazi destinati ad esempio ai parcheggi ed alla sosta delle auto. Per il momento la situazione è sotto controllo ma, ad esempio, se partirà presto anche il cantiere per il recupero della Collegiata di San Giovanni è chiaro che verranno tolti quei 5/6 stalli di sosta auto che attualmente sono stati ricavati. Lo stesso dicasi per il cantiere che dovrà insediarsi per la ristrutturazione del Palazzo del Governo sede della prefettura che è di proprietà della Provincia. Anche questo porterà via degli spazi e si perderà qualche posto di sosta auto in centro». Per quanto riguarda la sistemazione dei palazzi lesionati dal sisma nel quartiere Pace, che dovranno essere completamente abbattuti e ricostruiti ex novo, i tempi di attuazione dell’intervento sono slittati a fine anno. «In questo caso si intreccia il sismabonus con il 110% che sarà prorogato -sottolinea l’assessore Iommi- e siamo ancora nella fase di progettazione. Partiranno quasi contemporaneamente otto torri, un condominio potrebbe iniziare le opere anche subito mentre gli altri pensiamo che entro l’anno possano muovere dei passi. Dal punto di vista del Comune stiamo cercando di potenziare il servizio di accesso agli atti da parte dei tecnici. Arrivano oltre 200 richieste al mese e per rispondere e velocizzare queste pratiche stiamo lavorando sul potenziamento del personale e anche con nuovi locali da mettere a disposizione, come l’ex centro musicale di via Santa Maria della Porta che diverrà a breve un ulteriore sportello aperto al pubblico».
Mauro Giustozzi
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