Sistemare il proprio giardino beneficiando di una detrazione d’imposta è possibile. Anche per il 2021, infatti, p in vigore il c.d. “Bonus verde”, un’agevolazione fiscale introdotta per la prima volta con la Legge di bilancio 2018 (art. 1, comma 12, Legge n. 205/2017) e poi prorogata negli anni successivi: prima nel 2019 (art. 1 Legge n. 145/2018), poi nel 2020 (articolo 10 D.L. n. 162/2019) e infine, come accennato, nel 2021 (art. 1, comma 76 Legge n. 178/2020).
In breve, il “Bonus verde” permette di beneficiare di una detrazione Irpef del 36% qualora si affrontino una serie di documentate spese per la “sistemazione a verde” riguardanti aree scoperte di edifici esistenti, fino a un ammontare complessivo non superiore a 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo.
Bonus verde: aree e interventi agevolabili
In dettaglio, la legge prevede che il beneficio spetti per determinati interventi, in primis la sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione o realizzazione di pozzi.
Ancora, tra gli interventi agevolabili è annoverata anche la realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.
Per quanto riguarda le spese di progettazione e manutenzione, invece, viene precisato che l’agevolazione scatta solo se si tratta di costi connessi all’esecuzione dei summenzionati interventi agevolabili.
Appare evidente, dalla lettura della normativa in esame, che è assolutamente possibile, anzi è l’ipotesi più frequente, che del bonus verde si benefici per risistemare giardini privati. Per completezza, si segnala come il bonus verde spetti anche per le spese sostenute per interventi eseguiti sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali.
L’Agenzia delle Entrate (Circolare n. 13/E del 2019) ha altresì chiarito che sono detraibili quelle “opere che si inseriscono in un intervento di sistemazione a verde dell’intero giardino o area interessata, consistente nella riqualificazione ex novo dell’area a verde o nel radicale rinnovamento dell’esistente”.
Pertanto, si ritiene agevolabile l’intervento di sistemazione a verde nel suo complesso, comprensivo delle opere necessarie alla sua realizzazione e non il solo acquisto di piante o altro materiale
Niente possibilità di fruire del bonus verde, invece, per quelle spese inerenti la manutenzione ordinaria periodica dei giardini preesistenti, non connessa ad un intervento innovativo o modificativo nei termini sopra indicati, né per i lavori eseguiti “in economia”, ovvero svolti senza ricorso ad imprese (c.d. “fai da te”).
Bonus verde: chi può beneficiarne e come funziona la detrazione?
La detrazione spetta a quei contribuenti che possiedono o detengono, sulla base di un titolo idoneo, l’immobile sul quale sono effettuati gli interventi.
Non si tratta, dunque, dei soli proprietari, bensì anche dei nudi proprietari, dei titolari di un diritto reale di godimento sull’immobile oggetto di intervento (usufrutto, uso, abitazione o superficie) e dei locatari (affittuari) o comodatari. Ancora, potranno beneficiare del bonus verde anche i familiari conviventi dei possessori o detentori qualora abbiano sostenuto le spese degli interventi.
Per quanto riguarda la detrazione riconosciuta per il bonus verde, questa dovrà essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo e calcolata su un importo massimo di 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo, comprensivo anche delle eventuali spese riguardanti la progettazione e la manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi.
Tale limite è collegato alla singola unità immobiliare oggetto di intervento, ciò vuol dire che il contribuente potrà vedersi riconosciuta la detrazione più volte nel caso in cui gli interventi vengano eseguiti su diverse abitazioni. Per ogni immobile, pertanto, si potrà usufruire di una detrazione massima pari a 1.800 euro.
Un’importante precisazione riguarda quegli interventi di “sistemazione a verde” e di realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili realizzati su unità immobiliari residenziali adibite promiscuamente all’esercizio dell’arte o della professione, ovvero all’esercizio dell’attività commerciale: in tal caso, infatti, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che detrazione spettante sconterà una riduzione al 50 per cento.
Attenzione alla documentazione per beneficiare della detrazione: è necessario che i pagamenti siano effettuati con strumenti idonei a consentire la tracciabilità delle operazioni. Ciò significa che i pagamenti andranno effettuati a mezzo di assegni bancari, postali o circolari non trasferibili o con modalità informatizzate come ad esempio carte di credito, bancomat, bonifici.
Un’ulteriore e altrettanto importante indicazione, affinché si possano “avere le carte in regola” per sfruttare il bonus verde, riguarda la necessità che nei documenti di spesa risulti indicato il codice fiscale del soggetto beneficiario della detrazione, nonché che risulti una descrizione dell’intervento volta a consentire di ricondurre la spesa sostenuta tra quelle agevolabili.
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