Lo scorso 24 maggio abbiamo seguito in diretta streaming il lancio internazionale della nuova Microlino, un quadriciclo elettrico disegnato e sviluppato fieramente in Svizzera che però parla tantissimo italiano. Viene infatti prodotto a Torino e siamo pronti a scommettere che avrà un mercato enorme nel nostro Paese, soprattutto grazie alla presenza dell’Ecobonus. Ecobonus appena attivato per il 2022 che vedremo tornare nelle medesime modalità nel 2023 e nel 2024. Parliamo sostanzialmente di un 30% di sconto sul prezzo di listino senza IVA fino a 3.000 euro, oppure del 40% di sconto fino a 4.000 euro in caso di rottamazione di un veicolo compatibile inquinante.
Oggi però non vogliamo occuparci di incentivi, per saperne di più sull’argomento potete leggere l’articolo Ufficiali i nuovi incentivi auto e moto 2022. Siamo per qui parlarvi della Microlino vista dal vivo a Milano in occasione degli Emoving Days 2022 (doppio appuntamento per gli Emoving Days 2022).
A bordo della nuova Microlino
Nelle immagini promozionali e nei video, la Microlino sembrava più piccola rispetto alla realtà. Ci siamo invece trovati di fronte a un veicolo alto 1.501 mm, largo 1.473 mm e lungo 2.519 mm, dunque una simpatica scatoletta assolutamente degna e comoda per due persone adulte (certo se siete alti più di 1,85 metri fate attenzione…).
A stupirci maggiormente, oltre alle dimensioni, è stata la qualità della manifattura, con l’assemblaggio che avviene presso la CECOMP di Torino. L’abbiamo trovata estremamente meno plasticosa di una rivale eccellente come la Citroen Ami, anche se c’è un chiaro motivo e lo scopriremo a breve. La qualità degli elementi scelti per costruire la Microlino è abbastanza alta per la categoria, inoltre sulla “plancia” (montata direttamente sulla portiera frontale) figura un delizioso schermo LCD che visualizza le icone per gestire alcuni comandi chiave dell’auto, dai tergicristalli all’apertura del piccolo bagagliaio, potete dunque immaginare una sorta di “Tesla in ultra miniatura” come esperienza tecnologica, che richiede l’elettronica per gestire diversi aspetti.
Sul blocco dello sterzo poi troviamo un ottimo quadro strumenti digitale che serve a visualizzare le principali info di marcia.
Gli ingegneri Microlino ci permettono anche di salvare un nome all’interno del sistema, così che l’auto possa salutarci una volta saliti a bordo.
Come anticipavamo sopra, nel piccolo abitacolo ci si sta comodamente in due, con il sedile che può essere regolato in profondità (dovete calcolare comunque un sedile unico, che abbraccia entrambi i posti disponibili, dunque una persona da 1,60 metri alla guida e un passeggero da 1,90 metri potrebbero avere dei problemi a regolare la seduta, ma è ovviamente un caso limite…).
Ci ha colpito in positivo anche il bagagliaio, che può offrire fino a 230 litri di spazio. Ultima chicca assoluta: il tettuccio apribile, assente solo nella variante Urban ma presente nei livelli Dolce e Competizione (i clienti più veloci potranno poi acquistare la variante Pioneer a tiratura limitata). È davvero suggestivo e in estate può sicuramente contribuire a rendere più piacevole il viaggio.
La tecnica della Microlino
Mentre aspettiamo il configuratore ufficiale per l’Italia, e dunque il prezzo definitivo delle varie versioni di Microlino, abbiamo scoperto un po’ di dettagli tecnici aggiuntivi rispetto a quelli diramati durante la presentazione. Sappiamo ad esempio che la vettura pesa 435 kg batteria esclusa, che questa batteria è disponibile in tre livelli da 6 kWh, 10,5 kWh e 14 kWh, livelli sufficienti a percorrere rispettivamente 91 km, 177 km e 230 km con una singola carica.
La velocità massima inoltre è di 90 km/h, rispetto alla Citroen Ami abbiamo dunque molta più autonomia (la francese si ferma a 75 km max) e una velocità massima doppia rispetto ai 45 km/h del quadriciclo transalpino. Il telaio della Microlino è poi realizzato in acciaio e allumino pressati, un metodo che aumenta sicurezza e rigidità. Il motore è da 12,5 kW e può garantire un ottimo spunto grazie ai suoi 89 Nm di coppia. Infine i tempi di ricarica, decisamente ottimi per la categoria: 4 ore per andare dallo 0 all’80% con la batteria da 6 kWh, 3 ore per la 10,5 kWh e 4 ore per la 14 kWh (le più grandi hanno caricatori più potenti).
Abbiamo dunque visto che la Microlino riesce a imporsi in maniera decisa sul quadriciclo elettrico del momento, la Citroen Ami, c’è però un motivo ben preciso: se il veicolo francese costa di listino 7.200 euro (la Citroen Ami a 5.000 euro con gli incentivi 2022), il prezzo di pre-produzione della Microlino si attesta attorno ai 13.000 euro – con i ragazzi di Microlino che ci hanno già confermato che il listino finale sarà più alto con l’uscita del configuratore. Dobbiamo dunque aspettarci un prezzo finale vicino ai 15.000 euro, una cifra importante che a livello economico pone la Microlino in competizione con vetture standard del mercato, automobili vere e proprie come la Fiat Panda, la Dacia Sandero, la Lancia Ypsilon e così via.
Con gli incentivi sarà possibile acquistare Microlino attorno agli 8-9.000 euro, ogni cliente però dovrà valutare bene Pro e Contro di questa soluzione contro le classiche Citycar del mercato. Sul nuovo quadriciclo svizzero torneremo sicuramente più in là, magari dopo una prova dettagliata sul campo, per ora possiamo assicurarvi che dal vivo ci ha colpiti in positivo, ha davvero le potenzialità per diventare un assoluto bestseller nei prossimi anni.
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