Il Pd messinese lancia l’allarme per i Comuni: “Tante risorse Ue ma mancano i tecnici”
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Provenzano e Bartolotta all’Assemblea
“Il Partito Democratico è una comunità viva e come tale vive le questioni urgenti del paese”. Ha esordito così il vicesegretario nazionale Giuseppe Provenzano all’Assemblea provinciale del partito di ieri sera, presieduta da Antonio Saitta. I rappresentanti dei circoli, dell’esecutivo e della segreteria guidata da Nino Bartolotta si sono confrontati dibattendo con il segretario regionale Anthony Barbagallo e l’ex ministro per il Sud su tematiche diverse e scaturite dal Vademecum di Letta che ha coinvolto la base del partito. Messina e provincia non hanno fatto mancare il loro apporto e nell’assemblea sono state discusse problematiche relative al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e Next Generation EU declinate su un territorio in forte sofferenza, come sottolineato dallo stesso presidente Saitta nell’introduzione dei lavori. A partire dagli Enti Locali. Il segretario provinciale Nino Bartolotta ha espresso con forza lo stato allarmante: “Arriveranno gli investimenti e transiteranno nei nostri Comuni ma le Municipalità non riusciranno a gestire l’enorme lavoro richiesto perché c’è carenza di figure professionali – ha sottolineato – e le amministrazioni con gli attuali vincoli normativi non possono assumere. I sindaci, senza adeguate risorse umane in dotazione organica, avranno enormi difficoltà a garantire il processo di spesa e di investimento sui territori. C’è bisogno – continua Bartolotta – di sburocratizzare questa impasse, di rivedere gli attuali e stringenti vincoli normativi sulle nuove assunzioni; se non si scioglie questo nodo, le buone intenzioni e le ottime programmazioni rimarranno in gran parte sulla ‘carta’”. Un appello colto dal vicesegretario Provenzano, che ha puntato la sua attenzione proprio sull’importanza delle amministrazioni locali sia nella gestione della pandemia e sul dopo.
Comuni come front office di tutte le esigenze del territorio, come hanno evidenziato Lidia Gaudio (presidente del consiglio di Sinagra) e il sindaco di Taormina Mario Bolognari, che ha rimarcato: “Il calendario della ripartenza deve essere commisurato ai dati di partenza di un territorio, si registra una situazione economica allo stremo e il possibile esodo di risorse umane”. La questione lavoro deve essere al centro dell’agenda del partito hanno fatto eco la responsabile dipartimento Pd per il lavoro Gianco Martino su smart working e flessibilità, Giovanni Mastroeni (segretario provinciale Cgil) su modifica ammortizzatori per tutte le tipologie lavorative e transizione ecologica per alcune attività territoriali; così come l’attenzione al settore turistico che rappresenta il 15% del Pil della Sicilia con Giuppi Siracusano (responsabile regionale Pd turismo e isole minori) che ha evidenziato come fondamentale sia l’investimento sulla formazione e l’eventualità di estendere l’Ecobonus alle imprese; attività produttive che devono restare al centro dell’attenzione per il responsabile Dipartimento Sviluppo economico, Luigi Beninati. Un focus sulle risorse, sulla formazione universitaria e le competenze specifiche per un nuova cultura imprenditoriale è stato sintetizzato dal membro dell’esecutivo, Alba Marino; mentre la vicesegretaria Laura Giuffrida ha puntato l’attenzione sulla transizione ecologica e la parità di genere per una democrazia paritaria facendosi portavoce anche della Conferenza provinciale permanente delle donne democratiche. Per la scuola, con una voce dal di dentro, la dirigente scolastica Maria Elena Carbone ha auspicato un sistema integrato di interventi che abbia protagonista la scuola e, infine, il segretario del circolo di Barcellona, Nino Novelli, ha ribadito l’importanza di questa fase di crescita e confronto del Pd come comunità politica di riferimento.
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