Singapore green?
A partire dal 2023, Singapore introdurrà normative sulle emissioni inquinati decisamente più severe, e per questo ha avviato una campagna ecobonus per quanti volessero rottamare una vecchia moto. Le autorità della città-stato hanno recentemente annunciato che, entro il 2028, scatterà il divieto alla circolazione di tutti i modelli immatricolati prima del 1 luglio 2003. A partire dal 1 aprile 2023, verranno comunque adottati standard di omologazione ed emissioni inquinanti (CO2 e idrocarburi incombusti) decisamente più severi, cioè in linea con quelli attualmente vigenti in Europa. Un po’ come da noi sono quindi partiti gli “incentivi” alla rottamazione: il governo di Singapore sta offrendo infatti un bonus di 3.500 SDG (circa 2.000 euro) a quanti, da qui al 2023, scegliessero di rottamare una vecchia moto. Iniziativa piuttosto utile, considerando che ad oggi sono già stati rottamati circa il 60% dei 27.000 veicoli interessati. Merita tuttavia di essere evidenziata una “differenza importante”: mentre da noi l’Ecobonus (clicca qui per sapere come funziona e come ottenerlo) si riferisce all’acquisto di un nuovo veicolo meno inquinate (che può anche non essere contestuale alla rottamazione di uno vecchio), a Singapore l’incentivo viene elargito solo come “premio” per la rottamazione e non ha nulla a che vedere con l’acquisto di un nuovo mezzo. In pratica, un cittadino di Singapore può ottenere dal governo 3.500 SDG semplicemente cancellando dal registro il vecchio veicolo e senza acquistarne uno nuovo. La strada, in ogni caso, sembra tracciata: che si tratti di paesi occidentali o orientali, i veicoli considerati più inquinati saranno presto o tardi banditi dalle strade per far posto a quelli cosiddetti “a zero emissioni”. Prepararsi all’avvento delle moto a batteria sembra ormai cosa scontata…
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