Il sisma bonus ordinario (o sismabonus ordinario) è un’agevolazione fiscale che riguarda i contribuenti che effettuano lavori di miglioramento antisismico su immobili residenziali ed edifici usati per attività produttive che si trovano in zone sismiche ad alta pericolosità (zone 1 e 2) e nella zona 3. Questo bonus dedicato agli interventi antisismici, dopo la proroga del Superbonus 110%, si è divisa in Sismabonus ordinario e Supersismabonus. Scopriamone di più.
Come usare il sisma bonus
Sfruttando il sismabonus è possibile è avere degli sgravi fiscali in seguito alla realizzazione di case antisismiche, ossia alla sistemazione e messa in sicurezza degli edifici, per migliorarne la struttura contro il rischio sismico.
Possono usufruire della detrazione o della cessione del credito per interventi riguardanti misure antisismiche sia persone fisiche che imprese in possesso dell’immobile che sorge in una delle zone sismiche prima citate.
Per le spese su singole unità immobiliari autorizzate a partire dal 1 gennaio 2017 la detrazione è pari al 50%. La detrazione va calcolata su un ammontare complessivo di 96.000 euro per unità immobiliare per ciascun anno e deve essere ripartita in cinque quote annuali di pari importo, nell’anno in cui sono state sostenute le spese e in quelli successivi.
Se gli interventi antisismici consentono il passaggio a una classe di rischio sismico inferiore la detrazione sale al 70%. In caso di passaggio a due classi inferiori di rischio a la detrazione sale al 80%.
Lavori in edifici condominiali
Per quanto riguarda i condomini sono previste detrazioni più elevate se gli interventi antisismici sono fatti contestualmente a interventi di riqualificazione energetica su almeno il 25% della superficie disperdente dell’edificio. In questi casi la spesa massima su cui calcolare la detrazione varia da 96.000 a 136.000 € da moltiplicare per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio e da ripartire in dieci quote annuali.
Si avrà quindi la detrazione del 75% sui lavori di messa in sicurezza antisismica, che sale a 85% se c’è il passaggio a due classi inferiori di rischio sismico. Se i lavori interessano contestualmente l’efficientamento energetico dell’involucro dell’edificio e riduzione di una classe del rischio sismico la detrazione è 80%, che sale a 85% se la riduzione è di 2 classi.
Gli sgravi sono previsti anche in caso di acquisto di case antisismiche, che consiste in una detrazione d’imposta che può andare dal 70 all’80% in caso di demolizione e ricostruzione di interi edifici con riduzione del rischio sismico, come indicato nella guida delle Agenzia delle Entrate.
Scadenza del sisma bonus ordinario
L’incentivo, che fa parte di una serie di misure fiscali relative al bonus casa è stato prorogato al 31 dicembre 2024 dalla Legge di Bilancio 2022, che ha concesso la possibilità di accedere al bonus con detrazioni dal 50% all’80%, fino a raggiungere l’85% in caso di miglioramento di due classi sismiche nell’edificio eseguito da condomini.
Differenze tra sisma bonus ordinario e supersisma bonus
Le detrazioni previste per alcuni interventi citati al comma 4 dell’art. 119 del Decreto Rilancio sono state elevate al 110%, per questo non si parla di sismabonus ordinario ma di Sismabonus 110% o Super Sismabonus.
La differenza principale tra le due agevolazioni sta nel fatto di poter evitare il salto di classe sismica per far partire i lavori. Quindi il Super Sismabonus vale per lavori di miglioria sulla sicurezza statica degli immobili senza il vincolo di miglioramento delle classi sismiche degli stessi. Ma attenzione, perché per richiederlo occorre maturare il 30% dei lavori previsti entro il 30/06/2022.
Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.
I commenti su questo articolo non dovranno contenere quesiti di natura tecnica.