Non solo superbonus. Quest’anno ci sono nuove regole anche per tutte le altre agevolazioni fiscali riguardanti ristrutturazione ed efficientamento energetico della casa e anche di questa parliamo nella nostra guida «Risparmiare sulle tasse (fino ad azzerarle) le novità su cessioni e controlli» che sarà distribuita gratis in edicola (e sul web per gli abbonati all’edizione digitale) con il Corriere e L’Economia del 7 marzo. Il sismabonus e l’ecobonus ordinari, il bonus ristrutturazione e il bonus verde resteranno in vigore alle condizioni previste già nel 2021 fino a tutto il 2024.
Cambia invece il bonus facciate (l’agevolazione che ha creato i maggiori problemi con la cessione del credito): viene confermato solo fino al 31 di dicembre 2022 e la detrazione fiscale scende dal 90 al 60%. Il bonus arredi viene confermato fino al 2024, ma il tetto di spesa detraibile scende da 16mila a 10mila euro, e salvo modifiche, nel 2023 scenderà ulteriormente a 5.000 euro. Si sono adottati inoltre criteri più restrittivi sulle caratteristiche dei grandi elettrodomestici ammessi alla detrazione.
C’è, infine, un nuovo bonus, per ora previsto fino al 31 dicembre prossimo, che riguarda l’abbattimento delle barriere architettoniche. Consente di ottenere in cinque anni il 75% su un tetto massimo di spesa di 50 mila euro per le abitazioni unifamiliari, di 40 mila per unità nei condomini fino a otto unità e di 30 mila per quelli da nove in su. Sono agevolate opere come ascensori e montacarichi, elevatori esterni all’abitazione, la sostituzione di gradini con rampe e l’implementazione di strumenti tecnologici che favoriscono la mobilità delle persone portatrici di handicap grave. Sono opere agevolabili anche con il 110 per cento ma con un grosso limite: è necessario anche effettuare il cappotto termico o cambiare la centrale termica.
Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.
I commenti su questo articolo non dovranno contenere quesiti di natura tecnica.