Il Sismabonus 110 ha una nuova proroga per tutte le unifamiliari!
Secondo le ultime disposizioni del Governo Draghi molti proprietari di villette potranno beneficiare di una nuova dilazione dalla scadenza originaria.
Negli ultimi mesi abbiamo assistito ad un continuo tira e molla non solo in merito alle scadenze, ma anche ai requisiti che stanno disponendo di continuo, specie a livello di cessione del credito o di sconto in fattura.
Nel caso della proroga però si teme che si tratti di una “truffa”. Non è che non esiste alcuna dilazione, in realtà è stata davvero confermata grazie alla Manovra di Bilancio 2022.
Il problema è che, a conti fatti, il beneficio che porterebbe questa proroga sarebbe minimo, anzi insignificante, in particolare per chi ha da poco aperto il cantiere per i lavori previsti proprio dal Sismabonus 110.
Ma facciamo un attimo di chiarezza, e spieghiamo meglio tutta la situazione inerente alle nuove disposizioni governative.
Sismabonus 110: nuova proroga per le unifamiliari! Ecco quando scade
Il Sismabonus 110 ufficialmente dovrebbe scadere entro il 31 dicembre 2022. In realtà la Legge di Bilancio 2022, all’ultimo secondo, ha voluto estendere la proroga per tutte le unifamiliari addirittura fino al 2024.
Così facendo, in linea teorica, tutti quanto potranno beneficiare di una proroga estesa per altri 20 mesi circa, un tempo sufficiente per concludere tutti i lavori e gli interventi, o addirittura provvedere anche alla semplice apertura del cantiere.
Va detto che, tra i bonus Casa previsti dal Governo Conte II e Governo Draghi, parliamo di un bonus poco richiesto, anche perché abbastanza “specialistico”.
In molti richiedono il Superbonus 110 e il bonus facciate perché sono due bonus Casa che, nel primo caso, si ha molta più scelta a livello di catalogo degli interventi, mentre nel secondo caso, oltre che più congeniale per chi vuole rifare la facciata esterna, permette un accesso decisamente più facilitato rispetto a ad altri bonus Casa.
Il Sismabonus 110 invece è previsto prettamente per lavori che, come dice anche il suo nome, vadano a migliorare e a perfezionare la resistenza architettonica dell’immobile in caso di eventi sismici, anche gravi.
Infatti, con questa proroga al 2024, sono stati confermati anche altre agevolazioni interne a questo bonus. Se volete un riassunto in merito, vi consiglio il video del Geometra Danilo Torresi.
Sismabonus 110: ecco come funziona questa proroga per le unifamiliari
Il Sismabonus 110 è un tipo di agevolazione fiscale che si può richiedere in contemporanea al Superbonus 110. Altrimenti, stando a quanto previsto dalla proroga, non si potrà richiederlo con quest’ultima percentuale, dato che per la maggior parte degli interventi la percentuale dell’agevolazione va dal 50% all’80%.
Come ricorda dequo.it, i lavori previsti dal Sismabonus 110 riguardano sempre il miglioramento e l’adeguamento sismico, così come eventuali interventi sulle coperture orizzontali o lavori per il rafforzamento delle strutture verticali.
Ma l’Agenzia delle Entrate potrà garantirti una precisa percentuale fiscale soltanto se raggiungerai una specifica classe sismica.
Nel caso del Sismabonus 110, si potrà avere diritto alle seguenti agevolazioni a seconda del raggiungimento di una specifica classe:
- 80% di rimborso fiscale nel caso di miglioramento di due classi sismiche;
- 70% di rimborso fiscale nel caso di miglioramento di una sola classe sismica;
- 50% di rimborso fiscale nel caso di assenza di miglioramenti.
E questo vale per le unifamiliari. La prima percentuale, quella dell’80%, sale all’85% nel caso in cui il miglioramento è stato compiuto per un condominio.
Per arrivare invece alla tanto agognata percentuale del 110% si dovrà richiedere in contemporanea il Superbonus 110%, ma solo nel caso in cui si possa optare per dei lavori trainanti.
E solo se la tua casa unifamiliare o condominio si trovi in una zona sismica di livello 1, 2, 3. Ovvero nelle zone ad altissimo, alto e medio rischio sismico. Non potranno richiederlo pertanto le unifamiliari della zona 4, cioè la zona a basso rischio di eventi sismici.
Ed è proprio in questo punto che scatta il sospetto che la proroga sia una specie di truffa, o che non convenga affatto.
Sismabonus 110: perché la proroga per le unifamiliari non conviene?
Il Sismabonus 110 è stato prorogato diverse volte nel corso degli ultimi anni. E’ un destino comune a tutti i bonus Casa, come abbiamo visto in un precedente articolo, dal momento che per il 2022 purtroppo la situazione non ha fatto altro che degenerare per tutti.
Oltre al Superbonus 110, anche altri bonus Casa sono finiti dentro alla tempesta parlamentare, al punto che in molti temono in una loro sospensione, anche se non immediata.
O peggio ancora, come nel nostro caso, in una proroga non molto efficace.
Perché, come abbiamo visto, se vuoi ambire al 110% di detrazione fiscale, dovrai richiederlo in concomitanza al Superbonus 110.
Pertanto, abbiamo quindi davanti una sorta di “dipendenza fiscale” ad un altro bonus, che renderebbe la proroga del Sismabonus 110% al 2024 una falsità, dato che, se vuoi avere il 110%, dovrai seguire le scadenze del Superbonus 110%.
E si tratta di un bonus che rischia da un momento all’altro di saltare, o di andare incontro ad un blocco amministrativo, dal momento che, come segnalato da lavoripubblici.it, la proposta di una dilazione al 30 settembre 2022 risulterebbe abbastanza ridicola.
La proposta prevedrebbe infatti di disporre la proroga SAL (cioè la presentazione dello Stato Avanzamento Lavori) non più a fine giugno, ma a fine settembre 2022, concedendo pertanto altri tre mesi di lavori.
A parte il rischio di non poter garantire la continuità dei lavori nei mesi estivi, notoriamente a bassa attività, il problema è però un altro. Disponendo una proroga SAL, si obbliga il contribuente a dover provvedere non solo al 30% delle spese entro la prima scadenza, ma anche a ottemperare al restante 70% entro la scadenza finale.
Questo potrebbe essere un problema non tanto per chi richiedere il Superbonus 110%, ma anche per chi vuole ottenere il 110% dal Sismabonus. E ritrovarsi a dicembre con l’impossibilità di concludere i lavori, e rischiare di dover pagare tra il 30 e il 60% delle spese non più copribili potrebbe risultare fatale a tutti, da contribuenti ad imprese stesse.
C’è infatti da chiedersi se convenga continuare con questa strategia, quella dell’accumulo dei bonus edilizi.
Sismabonus 110: con la proroga conviene fare l’accumulo con altre detrazioni fiscali?
Il Sismabonus 110 è disponibile solo se si procede all’accumulo con un altro bonus Casa, cioè il Superbonus 110%. Quest’ultimo è previsto soltanto se si provvede a concludere i lavori trainanti entro le scadenze disposte per quest’ultimo bonus, e non per il Sismabonus.
Come abbiamo visto, con la crisi che incombe per le sorti del Superbonus 110%, non sarebbe così assurdo pensare che, avanti di questo passo, convenga sempre più evitare l’accumulo.
Ogni bonus ha le sue tempistiche, le sue scadenze e le sue proroghe. E potrai richiedere l’accumulo solo se rispetterai i tempi e i limiti di ognuno di essi. Significherebbe pertanto avere il piede in due staffe, con il rischio di ritrovarsi alla fine dell’anno con due situazioni contrapposte: per un bonus sei riuscito a rispettare tutti i requisiti; per un altro invece non ce l’hai fatta.
L’Agenzia delle Entrate in questo caso non potrà abbuonarti l’accumulo, e pertanto dovrai accollarti le spese degli altri interventi. Se il problema si limitasse al solo contribuente, i danni in generale sarebbero quasi sopportabili. Purtroppo, tra imprese e banche, l’effetto domino che genererebbe questo potenziale contraccolpo potrebbe risultare abbastanza fatale.
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