L’impatto del D.L. n. 11/2023 (Decreto “blocca cessioni”) è
stato devastante, in particolare, per chi ha stipulato (o è in
procinto di stipulare) un preliminare di acquisto di immobile ed
intendeva usufruire dello sconto in fattura derivante dal
“sismabonus acquisti”.
La problematica è grave non solo “lato acquirente”. Anche molti
costruttori si trovano in difficoltà, avendo incentrato i loro
piani finanziari proprio sulla possibilità di mettere in circolo la
detrazione riservata agli acquirenti, che ha il vantaggio di essere
commisurata al numero di unità immobiliari “di arrivo” e non a
quelle “di partenza”.
Per i bonus di tipo “acquisti” (sismabonus acquisti e bonus
acquisto immobile ristrutturato) è previsto un esonero
limitatissimo dal nuovo divieto di cessione del credito / sconto in
fattura, riservato unicamente:
- ai contratti definitivi di compravendita stipulati entro il
16/02/2023; - ai contratti preliminari di compravendita registrati entro il
16/02/2023.
Restano così col fiato sospeso anche gli acquirenti che hanno
regolarmente versato acconti senza registrare il contratto entro il
giorno 16.
Tuttavia nelle pieghe della norma è possibile
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