Un immobile ristrutturato in zona sismica riclassificata può usufruire del Sismabonus acquisti in caso di asseverazione tardiva? A rispondere è l’Agenzia delle Entrate.
Vediamo insieme e più nel dettaglio questa casistica.
Sismabonus per immobili in zona sismica riclassificata
Come brevemente anticipato poco sopra, nella risposta n. 624 del 24 settembre 2021 l’Agenzia delle Entrate si esprime in merito al quesito di un cittadino riguardo a un immobile ristrutturato in un Comune situato in zona sismica riclassificata da 4 a 3.
Tale aggiornamento è avvenuto a marzo 2021 e l’asseverazione è stata depositata entro il mese di aprile 2021. La domanda dell’istante all’Agenzia è se i lavori di ristrutturazione possano comunque usufruire del Sismabonus acquisti.
Sismabonus, necessaria l’asseverazione
Per la fruizione del beneficio Sismabonus acquisti, è innanzitutto necessario che l’efficacia degli interventi di riduzione del rischio sismico sia asseverata dal professionista incaricato della progettazione, della direzione dei lavori delle strutture e collaudo statico. Nel caso in cui le imprese non abbiano presentato tale documentazione, gli acquirenti delle unità immobiliari non possono fruire dell’agevolazione.
Cosa fare in caso di zona sismica riclassificata
Nella sua risposta, l’Agenzia delle Entrate chiarisce che il Sismabonus acquisti spetta agli immobili siti nelle zone sismiche 2 e 3, anche in assenza di tempestiva asseverazione: tale adempimento, però, deve essere eseguito dall’impresa entro la data di stipula del rogito dell’immobile.
Questo per tutelare i casi in cui l’asseverazione non sia stata presentata perché, in base alle norme vigenti, gli immobili oggetto degli interventi antisismici non rientravano nell’agevolazione.
Nel caso in esame, infatti, l’asseverazione non era stata effettuata in quanto alla data di presentazione della richiesta, l’immobile si trovava in zona sismica 4 ed era dunque escluso dall’agevolazione.
In definitiva, il cittadino potrà fruire del Sismabonus acquisti se l’impresa presenterà l’asseverazione a partire da maggio 2021, a sessanta giorni dalla pubblicazione nel Bollettino regionale con la riclassificazione.
di Aurora Tamigio
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