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Sismabonus: con la Manovra 2022 sarà attivo fino al 2024 – Notizie IN




Sismabonus: con la Manovra 2022 sarà attivo fino al 2024

Recentemente è giunta la notizia che con la Manovra 2022 sarà possibile usufruire dello sconto in fattura o della cessione del credito in ambito edilizio fino al 2024.

Questa operazione, messa in atto dopo le conseguenze economiche provocate dall’avvento del Covid-19 e dalla situazione pandemica, è risultata fondamentale per la ripresa del mercato in questo settore, grazie per esempio ai bonus ristrutturazione, all’ecobonus, al sismabonus e al bonus facciate.

A questo proposito, è bene ricordare che per poter ottenere lo sconto in fattura e la cessione del credito saranno introdotte alcune modifiche su cui è necessario essere aggiornati per capire come procedere al meglio.

Il sismabonus: quello che c’è da sapere

Il governo ha introdotto il Sismabonus allo scopo di incoraggiare gli interventi di adeguamento sismico per strutture già esistenti. Potranno accedere alle detrazioni, infatti, gli edifici costruiti in zone riconosciute come ad alto rischio sismico e in base alla classificazione dello stato in cui versa l’edificio preso in esame.

Se l’intervento eseguito farà salire di una classe di rischio sismico l’edificio ristrutturato, la percentuale di detrazione sarà del 70%; se questa aumenterà di due classi, la detrazione sarà dell’80%; se la classe rimarrà la medesima anche dopo i lavori la detrazione sarà del 50%.

La detrazione sarà recuperata nei cinque anni successivi rispetto ai lavori. Tuttavia si ha una cessione del credito quando il soggetto beneficiario cede la detrazione fiscale ad un terzo; con lo sconto in fattura, invece, il soggetto beneficiario cede la quota di detrazione al fornitore.

Naturalmente, per assicurarsi di sfruttare le agevolazioni fiscali per interventi svolti con la massima professionalità è necessario rivolgersi esclusivamente a realtà di riferimento del settore, per esempio provvedendo alla sicurezza antisismica con Seriana Edilizia, azienda che si contraddistingue per offrire un servizio a 360 gradi, con cui migliorare sia edifici industriali che residenziali.

Cosa cambierà nell’ambito Bonus con il nuovo decreto

Secondo il nuovo decreto legge, il visto di conformità sarà obbligatorio. L’Agenzia delle Entrate, infatti, potrà stoppare le operazioni qualora dai dati e dalle dichiarazioni rilasciate emergano delle difformità che mettano in dubbio la trasparenza dei clienti o delle imprese.

Queste ultime dovranno, inoltre, dimostrare di essere qualificate e in regola sotto ogni punto di vista. Si attende, inoltre, il mese di gennaio per avere l’approvazione definitiva della Legge di Bilancio che rilasci delle linee guida più precise per capire come muoversi quando si decide di adoperare i bonus e maggiori informazioni su chi abbia il diritto di ottenerli.

Per quanto riguarda le modifiche già presentate, sembrerebbe che per il Superbonus 110% per edifici unifamiliari e villette la proroga al 31 dicembre 2022 sia solo per quelli con CILA già trasmessa entro il 30 settembre 2021 oppure per le famiglie con ISEE sotto i 25 mila euro solo per l’abitazione principale.

Per gli interventi richiesti dai condomini e negli edifici da 2 a 4 unità immobiliari, di proprietà di un solo proprietario, il Superbonus sarà prorogato fino al 31 dicembre 2025 (il 110% sarà attuabile sulle spese sostenute fino al 31 dicembre 2023; il 70% per le spese affrontate fino al 31 dicembre 2024; il 65% per le spese previste fino al 31 dicembre 2025).

Il Superbonus cooperative presuppone una proroga fino al 2023 se esse avranno completato il 60% dei lavori entro il 30 giugno 2023. Il Bonus Facciate verrà prorogato al 31 dicembre 2022, ma il credito di imposta passerà al 60%.

Ecobonus, Bonus Ristrutturazioni e Bonus verde scadranno il 31 dicembre 2024: il Bonus Ristrutturazioni per la manutenzione straordinaria, restauro conservativo e ristrutturazione edilizia sarà utilizzabile sino al 31 dicembre 2024, con la detrazione del 50% e il limite di 96mila euro; l’Ecobonus e il Sismabonus resteranno al 65%. Il Bonus Mobili prevedrà un tetto di spesa di 5 mila euro e sarà utilizzabile per acquistare mobili ed elettrodomestici di categorie specifiche.


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