Via libera al sismabonus con asseverazione tardiva e remissione in bonis. Se è stata scelta la cessione del credito si deve inviare la comunicazione all’Agenzia delle Entrate sulla non utilizzabilità della somma è poi trasmettere nuovamente quella relativa alla cessione
L’Agenzia delle Entrate torna a fornire chiarimenti sul sismabonus, nel caso di presentazione tardiva dell’asseverazione.
Con la risposta all’interpello numero 64 dell’8 marzo 2024, l’Amministrazione finanziaria chiarisce che si può beneficiare dell’agevolazione anche il documento è stato presentato dopo l’avvio dei lavori ma prima del termine della dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in cui sono state sostenute le spese.
Tuttavia, nel caso di scelta della cessione del credito, la comunicazione sarà valida solo se effettuata dopo la presentazione dell’asseverazione e il pagamento della sanzione che permette la regolarizzazione con la remissione in bonis.
Se il credito oggetto di precedente comunicazione non è più utilizzabile dovrà essere in precedenza comunicato all’Agenzia delle
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