SAN BENEDETTO – Scuola e smog: due parole che iniziano con la stessa lettera, ma davvero inconciliabili tra loro. Lo sa bene il circolo locale di Legambiente che torna a suonare il campanello d’allarme sul fronte dell’inquinamento atmosferico e lo fa mettendo in evidenza un fattore finora poco considerato, anche se sotto gli occhi di tutti. Ossia che la centralina che esamina la qualità dell’aria è collocata lungo via Asiago, letteralmente a pochi passi dalle scuole “Piacentini”; oltre che dai due licei, in particolare quello scientifico.
Il ragionamento fatto dall’associazione ecologista è chiaro: se i dati di quell’impianto sono allarmanti, i primi a subirne le conseguenze sono proprio i bimbi ed i giovani che frequentano quegli istituti. Dall’inizio dell’anno ad oggi, si sono registrate quattro giornate con i livelli di polveri sottili Pm10 oltre i limiti fissati dalle leggi che tutelano la salute pubblica.
Ma, secondo Legambiente, durante il 2022 si sono inanellati valori eccessivi anche sul fronte del biossido di azoto, gas altamente pericoloso per i nostri polmoni: «I parametri sono rimasti al di sotto dei livelli di legge – puntualizza Sisto Bruni, storico delegato locale dell’associazione ecologista -. Ma non dobbiamo aspettare lo sforamento per dire che a San Benedetto c’è un serio problema d’inquinamento. Occorre prendere subito provvedimenti». Insomma: vale il vecchio adagio “Prevenire è meglio che curare”. All’atto pratico, come si fa? Legambiente ha le idee molto chiare: «Incentivare i cittadini alla sostituzione delle vecchie caldaie sfruttando l’Ecobonus che prevede una detrazione del 50% e 65% (il 110% sembra un obiettivo quasi irraggiungibile) così da aumentare il livello di efficienza energetica e una minore emissione di inquinanti».
Ma viene richiesto anche il pugno di ferro contro i veicoli particolarmente inquinanti. Secondo Legambiente, infatti, il Comune dovrebbe creare delle Zone a bassa emissione (In inglese: Lez, “Low Emission Zone”) che cingano e proteggano dall’inquinamento alcuni luoghi sensibili, come le scuole. Ma poi, ovviamente, ogni provvedimento deve essere seguito da adeguati controlli. Su questo fronte, va detto che già oggi lungo la Statale 16 è, teoricamente, vietato circolare per diversi mezzi particolarmente inquinanti. Però, secondo Legambiente, questi divieti non vengono fatti rispettare con adeguati controlli.
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