L’Ispettorato Nazionale del Lavoro, con due
nuove note, ha fornito importanti indicazioni
sull’applicazione del nuovo regime sanzionatorio
penale introdotto dall’art. 29, comma 4, D.L. n. 19/2024
(conv. dalla Legge. n. 56/2024), che ha modificato l’art. 18 del
d.Lgs. n. 276/2003.
Appalti e sanzioni penali: le indicazioni dell’INL
La norma ha ripristinato il rilievo penale in materia di
somministrazione, appalto e distacco illeciti, precedentemente
depenalizzati dall’art. 1 del D.Lgs. n. 8/2016, introducendo
la pena – alternativa o congiunta – dell’arresto o
dell’ammenda.
Per quanto riguarda la corretta determinazione dell’importo
delle ammende da applicare in fase di contestazione delle
violazioni, nella nota del 18 giugno 2024,
n. 1091, l’INL segnala che è necessario tenere in
considerazione quanto previsto dall’art. 1, comma 445, lett. d) n.
1, della legge n. 145/2018 secondo cui “gli importi delle
seguenti sanzioni in materia di lavoro e legislazione sociale sono
aumentati nella misura di seguito indicata: 1) del 30 per cento per
quanto riguarda gli importi dovuti per la
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