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In un momento particolare per la nostra economia, dopo un anno e mezzo di pandemia e molti dei settori dell’edilizia in ripresa – nonostante l’aumento dei prezzi e la carenza di materie prime, ma anche l’aumento dei costi dei trasporti, con container bloccati in porti strategici -, in cui il mercato dei piccoli impianti fotovoltaici continua a correre e il superbonus 110% sta giocando un ruolo da protagonista, abbiamo partecipato al sonnen EINS day, occasione importante di confronto con una delle aziende protagoniste della transizione energetica, con gli operatori del settore e rappresentanti delle principali associazioni di categoria.
La risposta di sonnen a un mercato in rapida evoluzione
Il superbonus 110% ha accelerato un cambiamento che era già in atto: le proposte ai clienti oggi non riguardano più il solo pannello fotovoltaico ma un sistema per la casa efficiente che comprende i moduli, lo storage, la colonnina di ricarica e, sempre più spesso, la pompa di calore, soprattutto negli interventi di riqualificazione.
A tutto questo corrisponde una spinta innovativa molto forte, si sono fatte strada nuove modalità di consumo dell’energia ma è anche cambiato il modello di business di tante aziende. Vivendo questo settore c’è la sensazione di trovarsi di fronte a una nuova rivoluzione e che la casa completamente indipendente sia ormai una realtà alla portata di tutti.
Vincenzo Ferreri, ceo del gruppo sonnen in Italia spiega che il business in questo anno e mezzo è completamente cambiato grazie a un intenso lavoro di squadra e alla capacità di guardare in avanti: “Fino a un anno fa eravamo produttori di sistemi di accumulo, ora, grazie alla spinta del Superbonus, è nata EINS, una vera e propria rete che mi permette di diventare energeticamente indipendente: posso produrre, stoccare, condividere l’energia e utilizzarla per scaldarmi e ricaricare l’auto”. Il tutto a costo praticamente 0 grazie al superbonus. Si tratta di un percorso a cascata che dall’impianto fotovoltaico arriva all’indipendenza energetica e ha permesso a sonnen di passare alla vendita diretta B2C di un pacchetto completo.
In aggiunta l’azienda con con la formula sonnenFlat 1500 offre un bonus energetico in bolletta pari 1500 kWh l’anno in grado di coprire il 25% di energia residua non autoprodotta.
Un passaggio coraggioso e importante, che ha trasformato sonnen in un player verticalmente integrato, reso possibile anche grazie alla partnership con aziende leader nel proprio settore, che offrono la garanzia ai clienti finali sia della qualità del sistema installato che della corretta gestione delle pratiche burocratiche, che come sappiamo rappresentano una delle principali criticità del superbonus.
Con EINS – acronimo di energy independent network sonnen – la squadra aziendale è passata dai 3 dipendenti del 2015 ai quasi 60 previsti entro fine anno. Un progetto che ad oggi coinvolge 7 agenzie in esclusiva, 132 agenti in tutta Italia attivi sulla piattaforma digitale APP Sales sonnen, oltre 6000 contratti generati e più di 120 installatori specializzati tra termici ed elettrici, per oltre 900 sopralluoghi.
Vincenzo Ferreri ha spiegato che oggi sonnen è coinvolta in un cantiere superbonus ogni 20 e detiene circa il 5% del mercato. E le previsioni per l’anno in corso sono di crescita.
Rinnovabili ed efficienza energetica alla luce del Green Deal
Un cambiamento epocale sostenuto anche dalla normativa: come sappiamo l’Europarlamento ha approvato la legge sul clima che prevede riduzione emissioni del 55% entro il 2030 e la neutralità climatica al 2050. In questo scenario avranno un ruolo da protagoniste le pompe di calore, per le quali il mercato è più che raddoppiato e si stima che entro il 2030 saranno circa 2,4-3 le milioni di abitazioni alimentate ad energia elettrica. Matteo Refosco, Heating Business Development Manager di Mitsubishi Electric, ha spiegato che è prevista la conversione al vettore elettrico per almeno 176.000 impianti/anno.
Particolare attenzione suscita il tema della mobilità elettrica, si tratta infatti di un mercato che in Italia in qualche modo è appena iniziato ma che si rivoluzionerà nei prossimi anni. Basti pensare, spiega M. Mejiers di NewMotions che l’Audi smetterà di produrre dal 2026 auto diesel o a benzina e le stime dicono che entro 20 anni l’80% delle macchine sarà elettrico. In questo scenario la soluzione migliore è essere prosumer e ricaricare l’auto nel punto in cui l’energia viene prodotta. Anche se naturalmente c’è da affrontare a livello nazionale il discorso delle infrastrutture da potenziare.
Paolo Rocco Viscontini, presidente di Italia Solare, ha confermato l’importanza del superbonus per tutto il settore delle rinnovabili, ricordando però che, nonostante molte criticità siano state superate, sono necessari alcuni provvedimenti da parte del governo per garantirne un’efficacia maggiore: si deve prolungarne la scadenza oltre il 2025, garantire un monitoraggio costante e la condivisione dei dati e prevedere il bonus anche per gli interventi di rimozione dell’amianto. L’Avvocato Emilio Sani dello Studio Sani Zangrando ha aggiunto che quello che non può mancare in questa misura è lo sconto in fattura e la cessione del credito che scadranno a fine 2022 e invece andrebbero garantite senza alcun termine temporale.
A conclusione dei lavori, dopo la premiazione dei Top Performer 2020/2021, un momento con il noto pilota Giancarlo Fisichella che ha raccontato cosa significhi essere il leader di un Gruppo in cui sono coinvolte circa 1000 persone che lavorano in squadra e un’ottima cena che ha permesso di unire networking e piacevoli chiacchiere, festeggiando con i protagonisti il successo di EINS.
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Source: infobuildenergia.it
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