I punti chiave
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Governo al lavoro sul decreto sostegni Bis. Il varo del dl, atteso in Consiglio dei ministri questo giovedì, potrebbe slittare di qualche giorno. Resterebbero infatti ancora alcuni nodi da sciogliere legati alle misure fiscali e al pressing della maggioranza e delle associazioni per rimediare allo stralcio della cessione del superbonus imprese dal dl Sostegni 1, ma l’esecutivo punta ad approvare il dl entro questa settimana.
Fondo perduto
Il governo sta definendo la norma per l’ulteriore tranche di ristori. Costo dell’operazione circa 14 miliardi di euro per imprese e partite Iva che hanno perso almeno il 30% di fatturato, come in precedenza. Le bozze circolate nei giorni scorsi prevedono sia il meccanismo basato sulla perdita di fatturato nell’intero 2020 rispetto al 2019, come nelle altre edizioni, o in alternativa verrebbe considerato il periodo compreso dal primo aprile 2020 al 31 marzo 2021 rispetto allo stesso periodo tra 2019 e 2020. La Lega spinge anche per indennizzi, alternativi o complementare all’attuale sistema, che tengano conto dei costi fissi sostenuti dalle imprese, con attenzione al dato del margine operativo lordo e al risultato di esercizio (utile netto) dell’operatore.
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Superbonus imprese
Sullo stralcio da parte delle Ragioneria dello Stato dal dl Sostegni della cessione a terzi del credito di imposta per l’acquisto dei beni strumentali previsto dal Transizione 4.0 continua il pressing delle associazioni, ma è probabile che la norma rientri in sede di conversione del decreto.
Cartelle esattoriali
Ancora in fase di definizione le misure fiscali. Sul tavolo, tra le altre, le modalità per la ripartenza delle cartelle esattoriali dal primo giugno. Tra le opzioni si ragiona sulla possibilità di rateizzazioni ultra-diluite (fino a 10 anni) per le imprese che hanno perso almeno il 30% del fatturato a causa del Covid. Sul fronte lavoro invece si andrebbe verso un nuovo rinvio per il versamento dei contributi per i lavoratori autonomi e i professionisti in scadenza il 16 maggio.
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Prima casa giovani
Più facile e meno costo l’acquisto di un’abitazione per gli under 36. Le norme in arrivo allargano infatti le maglie per l’accesso al fondo prima casa per chi non ha ancora 36 anni e dovrebbero introdurre l’esenzione dal pagamento l’imposta di registro e l’imposta ipotecaria e catastale sull’immobile. Dimezzati anche gli onorari notarili. Prevista poi anche l’esenzione dell’imposta sui finanziamenti per l’acquisto e la ristrutturazione delle abitazioni.
Source: ilsole24ore.com
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