La sostituzione della caldaia consente di accedere alla detrazione del 65 per cento, l’ecobonus, ma non al bonus mobili. Lo sconto IRPEF del 50 per cento spetta solo in caso di lavori ammessi alla detrazione per le ristrutturazioni edilizie.
La sostituzione della caldaia, ammessa in detrazione al 65 per cento, consente al contribuente di beneficiare anche del bonus mobili?
A chiederselo sono in tanti tra coloro che effettuano lavori di riqualificazione energetica rientranti nell’ecobonus, intenzionati una volta concluso l’intervento a beneficiare dell’ulteriore detrazione del 50 per cento per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici.
La strada è però sbarrata, e per poter fruire del bonus mobili è fondamentale effettuare lavori di recupero edilizio ammessi alla detrazione IRPEF di cui all’articolo 16-bis, comma 1 del TUIR.
Sostituzione delle caldaia con detrazione al 65 per cento, spetta il bonus mobili?
A soffermarsi sulla questione è l’Agenzia delle Entrate, in un recente quesito affrontato sulle pagine della propria rivista telematica, FiscoOggi.
La domanda relativa alla possibilità di beneficiare del bonus mobili dopo la sostituzione della caldaia arriva da un contribuente che, in sede di compilazione della dichiarazione dei redditi, non ha potuto procedere con l’indicazione delle spese sostenute per l’acquisto di arredi ed elettrodomestici.
Non una “svista informatica” ma dovuta alla mancanza dei requisiti per fruirne. Per chi sostituisce la caldaia beneficiando della detrazione al 65 per cento, l’ecobonus, non è prevista la possibilità di affiancarvi l’ulteriore sgravio IRPEF del 50 per cento riconosciuto dal bonus mobili.
L’agevolazione spetta infatti solo se siano stati realizzati lavori di ristrutturazione edilizia detraibili ai sensi dell’articolo 16-bis, comma 1 del TUIR. Si tratta del bonus ristrutturazione del 50 per cento, che fino al 2024 spetterà entro il limite di 96.000 euro di spesa.
Il bonus mobili si abbina quindi esclusivamente al bonus ristrutturazione.
Bonus mobili solo con il bonus ristrutturazioni: cos’è e quando spetta
Il bonus mobili consiste in una detrazione fiscale pari al 50 per cento della spesa sostenuta, fino ad un massimo di 10.000 euro nel 2022 e di 5.000 euro per i due anni successivi.
Uno dei requisiti fondamentali per averne diritto è, come sopra indicato, aver effettuato lavori di ristrutturazione edilizia ammessi al relativo bonus del 50 per cento.
Si potrà accedere al bonus mobili a condizione che gli interventi di recupero del patrimonio edilizio siano iniziati a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto.
Quindi, ai fini dell’accesso al beneficio della detrazione del 50 per cento per il 2022 è necessario che i lavori di ristrutturazioni siano iniziati dal 1° gennaio 2021.
Nel rispetto delle indicazioni di cui sopra, il bonus mobili spetta in relazione all’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A per i forni, E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, F per i frigoriferi e i congelatori, per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica.
Si evidenzia infine che a differenza degli altri bonus edilizi, dall’ecobonus alle ristrutturazioni, per il bonus mobili non è prevista la possibilità di optare per la cessione del credito e lo sconto in fattura.
La detrazione riconosciuta potrà quindi essere fruita esclusivamente in sede di presentazione della dichiarazione dei redditi, con recupero in 10 rate annuali di pari importo.
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