Passato il momento in cui si decide di ristrutturare la propria abitazione, è importante valutare con attenzione la fase di progettazione, perché è qui che si compiono scelte capaci di influire in modo consistente sulle spese e i consumi della casa, come per esempio quelle collegate a infissi e serramenti.
La selezione di questi ultimi due elementi, infatti, non dovrebbe essere fatta considerando solamente il fattore estetico o lo stile che meglio si abbina a quello della nostra abitazione. Sarebbe bene tenere conto anche di dettagli più tecnici, collegati all’isolamento termico e al conseguente risparmio energetico, tutti fattori che possono portare reali benefici economici.
Quindi come risparmiare sui consumi scegliendo gli infissi giusti? Quali sono i migliori infissi per il risparmio energetico? E quali i bonus e le detrazioni disponibili per la loro sostituzione degli infissi? Facciamo il punto insieme.
Infissi per il risparmio energetico: quali caratteristiche devono avere
Orientarsi tra le numerosissime opzioni disponibili può rivelarsi talvolta complesso. Senza dubbio per individuare i migliori infissi e serramenti che assicurino un effettivo risparmio energetico è essenziale affidarsi ad aziende specializzate, in modo da riuscire a garantirsi prodotti di qualità in termini di comfort abitativo. Può pero essere utile una carrellata tra le principali tipologie in commercio, che presentano caratteristiche e vantaggi differenti in grado di soddisfare al meglio le esigenze dei singoli proprietari.
- Oggi tra i più ricercati, gli infissi in PVC consentono di ottenere un alto isolamento termico e un rendimento energetico considerevole, a prezzi competitivi.
- Sono molto quotati anche gli infissi in legno, più eleganti e anche più costosi rispetto a quelli in PVC; meno resistenti agli agenti atmosferici e pertanto con una durabilità nel tempo inferiore, nonostante abbiano un’ottima prestazione a livello di isolamento termico.
- Attualmente risultano essere molto diffusi anche gli infissi misti, specialmente in alluminio e legno, capaci di coniugare le diverse caratteristiche e proprietà isolanti dei due materiali.
Perché sostituire infissi e serramenti: i vantaggi
È sempre importante considerare che la sostituzione degli infissi – oltre a contribuire a un maggiore risparmio energetico – porterà ad aumentare il valore immobiliare dell’abitazione. Solitamente infatti (e in base alle scelte fatte) si potrà infatti su un Attestato di Prestazione Energetica (APE) di classe più alta.
I vantaggi sono quindi evidenti: si otterrà un buon risparmio in bolletta rispettando l’ambiente con minori emissioni di gas e un abbassamento dei livelli di inquinamento. Senza contare che, attraverso il rispetto di alcuni precisi requisiti, si potrà accedere a interessanti detrazioni fiscali.
Detrazioni e bonus per gli infissi
Il Super ecobonus al 110% permette, a seguito di interventi di miglioramento energetico, di recuperare il 110% della spesa sostenuta nell’arco di cinque anni e attraverso il credito d’imposta. Per poter accedere a questa agevolazione è indispensabile che le opere sull’immobile portino un miglioramento minimo di due classi energetiche – che saranno certificate nell’APE – grazie a opere di isolamento termico (come la realizzazione di un cappotto termico, con coibentazione di almeno il 25% delle pareti) oppure all’installazione di nuovi impianti di riscaldamento che utilizzino caldaie a condensazione o pompe a calore.
Va sottolineato che la sostituzione degli infissi e delle schermature solari può rientrare all’interno del Superbonus al 110% a patto che sia abbinata alle opere precedenti, definite dalla norma come “trainanti“. Trattandosi dunque di uno dei cosiddetti lavori “trainati“, il tetto massimo fissato per la sostituzione degli infissi è di 54.545 euro.
L’ecobonus al 110% non è però l’unica opzione disponibile. Se non si è intenzionati a portare avanti lavori consistenti come quelli richiesti per questa specifica agevolazione ma si desidera solamente sostituire gli infissi, sarà possibile accedere al bonus infissi al 50%.
In questo caso l’aliquota da poter portare in detrazione è pari al 50% delle spese sostenute per un limite massimo di 60.000 euro per ciascuna unità immobiliare, che sarà restituita nell’arco di 10 anni attraverso importi tutti uguali. I requisiti sono meno stringenti: l’intervento dovrà riguardare la sostituzione di elementi già esistenti e su edifici già accatastati alla data di inizio dei lavori; le spese ammesse riguardano esclusivamente quegli elementi che delimitano spazi riscaldati dall’esterno, non sono quindi ammesse eventuali finestre del garage o della cantina.
di Francesca Lauritano
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