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Sostituzione porta blindata: si può chiedere un’agevolazione fiscale? – Fiscomania.com

sostituzione porta blindata

Intorno alle agevolazioni fiscali disponibili per chi applica lavori di ristrutturazione o restauro di casa sono nati presso gli italiani numerosi dubbi, e diversi quesiti sono stati posti direttamente all’Agenzia delle Entrate sul funzionamento dei bonus. Nell’ultimo periodo, l’ENEA ha messo a disposizione dei cittadini un poster riepilogativo in cui viene indicato il funzionamento nello specifico di tutti i bonus fiscali che si possono utilizzare per la ristrutturazione di casa. Tra le informazioni, viene anche indicato quali saranno le scadenze relative a ciascun bonus.

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Una domanda è sorta nell’ultimo periodo dai cittadini, a proposito del bonus ristrutturazione: è possibile sostituire una vecchia porta di casa con una porta blindata accedendo alle agevolazioni? E quali sono le agevolazioni fiscali previste in questo caso?

La risposta è affermativa: è possibile accedere ad un’agevolazione fiscale tramite sostituzione della porta blindata, e si tratta della detrazione per ristrutturazione e restauro al 50%, ovvero il bonus casa. Vediamo nell’articolo come è possibile procedere alla richiesta dell’agevolazione sostituendo la porta blindata, e come funziona nel dettaglio il bonus casa per questo particolare lavoro.


Indice degli Argomenti

Bonus casa: agevolazione al 50%

Per poter sostituire una porta avvalendosi dell’agevolazione fiscale è necessario fare riferimento al bonus casa, che prevede un’agevolazione fiscale al 50% per i lavori di ristrutturazione e restauro. A poter richiedere l’accesso al bonus sono i soggetti IRPEF privati, e il limite di spesa è di 96.000 euro.

Si tratta di una tipologia di lavoro che va a migliorare l’immobile, nel dettaglio garantendo una maggiore sicurezza all’abitazione sostituendo una vecchia porta con una blindata. Questo tipo di lavoro rientra tra le opere di recupero del patrimonio edilizio già esistente, in quanto non si tratta di un nuovo lavoro di costruzione immobiliare.

L’agevolazione al 50% è prevista per interventi di ristrutturazione edilizia, e come spiega la guida ufficiale ENEA, si applica a diversi tipi di lavori:

  • Interventi di natura edilizia e tecnologica che garantiscono il risparmio energetico o l’utilizzo di fondi di energia rinnovabili nell’abitazione;
  • Opere di manutenzione straordinaria;
  • Restauro e risanamento conservativo;
  • Ristrutturazione edilizia;
  • Eliminazione di barriere architettoniche;
  • In più è possibile avvalersi anche del bonus mobili ed elettrodomestici.

La sostituzione di una vecchia porta con una blindata rientra nelle casistiche per cui è possibile chiedere l’accesso all’agevolazione fiscale del 50%, al pari di altri lavori di ristrutturazione su immobili già esistenti.

Sconto in fattura e cessione del credito: è possibile

Sulla modalità di ricezione delle agevolazioni, ogni bonus fiscale messo a disposizione dallo stato è diverso: per alcuni è previsto un credito di imposta che viene dilazionato in un certo periodo di tempo, per altri è possibile anche procedere con la cessione del credito a terzi o ottenere uno sconto direttamente in fattura.

Per il bonus casa al 50% in cui è possibile inserire lavori di sostituzione delle porte con nuove porte blindate, e l’arco temporale per ricevere il credito di imposta è previsto per 10 anni. Tuttavia, è possibile optare anche per le altre soluzioni, che spesso sono quelle maggiormente scelte dai cittadini.

Con il bonus casa al 50% è possibile chiedere la cessione del credito verso terzi oppure lo sconto in fattura. Nel primo caso è possibile procedere direttamente tramite il portale online dell’Agenzia delle Entrate, oppure chiedere supporto ad un professionista del settore, per cedere il credito ad altri soggetti.

Nel secondo caso invece si può decidere per lo sconto in fattura, che viene applicato direttamente in fase di pagamento dei lavori. In questo caso il rimborso stabilito dal bonus viene applicato direttamente nella fattura emessa dal fornitore, e comporta quindi la rinuncia dell’accumulo del credito spalmato per la durata di 10 anni.

Sostituzione porta blindata e prevenzione di atti illeciti

La comunicazione ufficiale dell’Agenzia delle Entrate a proposito del bonus casa al 50% contiene tutte le informazioni specifiche su quali lavori sono ammessi all’agevolazione, e tra questi sono inclusi anche tutti quei lavori volti a prevenire il compimento di atti illeciti:

“Per “atti illeciti” si intendono quelli penalmente illeciti (per esempio, furto, aggressione, sequestro di persona e ogni altro reato la cui realizzazione comporti la lesione di diritti giuridicamente protetti). In questi casi, la detrazione è applicabile unicamente alle spese sostenute per realizzare interventi sugli immobili. Non rientra nell’agevolazione, per esempio, il contratto stipulato con un istituto di vigilanza.”

Questo significa che il cittadino può provvedere al miglioramento della propria abitazione per garantire una maggiore sicurezza, e prevenzione da atti illeciti, tramite lavori come l’installazione di porte blindate, o altri tipi di installazione.

Tuttavia non vengono inclusi nell’agevolazione eventuali servizi aggiuntivi, come quelli derivati dagli istituti di vigilanza privati. Il bonus applicato nel caso di sostituzione delle porte è lo stesso, al 50%, che viene già utilizzato per altre tipologie di intervento.

Per quanto riguarda le porte blindate, è possibile chiedere l’agevolazione fiscale sia per la sostituzione di porte esterne, sia di eventuali porte interne, anche di nuova installazione. Allo stesso modo è possibile chiedere il bonus casa per la sostituzione di porte finestre, o la trasformazione di una finestra in porta finestra.

Scadenza bonus casa: quando è prevista?

Il bonus casa, come altre agevolazioni fiscali presenti per la ristrutturazione delle abitazioni, ha una scadenza piuttosto ravvicinata, al 31 dicembre 2021. C’è ancora poco tempo quindi per poter richieder l’accesso a questa agevolazione, anche se al momento si discute per proporre alcune proroghe delle agevolazioni fiscali anche per il 2022.

Il bonus casa, così come altri tipi di bonus, finirà al termine del 2021, per questo motivo è importante avviare i lavori e procedere al saldo delle spese entro l’anno, anche se in specifici casi i lavori possono avere termine nel 2022.

Tra le agevolazioni che stanno per terminare, oltre al bonus casa del 50% troviamo anche il Bonus Verde, dedicato ai lavori svolti su spazi verdi e balconi, il Sisma Bonus per il miglioramento sismico, l’Ecobonus (con diverse percentuali di agevolazione) e il Bonus Facciate, dedicato al rifacimento o al restauro delle facciate esterne degli edifici.

Inoltre anche il superbonus 110%, che comporta un’agevolazione fiscale totale, avrà termine alla fine del 2021, anche se per molte tipologie di immobili i lavori possono essere svolti anche fino al 2022, che includono anche l’Ecobonus e il Sisma Bonus se agevolati al 110%.

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

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