Al via i lavori per la sperimentazione di ARERA sulla ricarica dei veicoli elettrici in ambito domestico a cui ha contribuito ANIE Federazione con il Gruppo E-mobility.
Il Gruppo E-mobility, all’interno della Federazione, promuove lo sviluppo della mobilità elettrica e sta giocando un ruolo attivo nella sperimentazione di ARERA che consentirà a tutti gli utenti che hanno già installato o installeranno una colonnina di ricarica privata – tra quelle previste a catalogo – di poter usufruire, senza alcun costo, di una maggiore disponibilità di potenza prelevabile nella fascia oraria notturna/festiva per la ricarica dei veicoli elettrici.
Sfruttando le potenzialità offerte dai misuratori elettronici installati presso clienti connessi in bassa tensione sarà possibile ricaricare la propria auto elettrica avendo la disponibilità di una potenza di circa 6 kW di notte, di domenica e negli altri giorni festivi senza dover richiedere un aumento di potenza al proprio fornitore di energia elettrica. Tale possibilità in via sperimentale varrà per il periodo dal 1 luglio 2021 al 31 dicembre 2023.
“L’installazione di infrastrutture di ricarica da parte di privati sta avendo in Italia, in quest’ultimo periodo, una forte spinta grazie al bonus ristrutturazioni e ulteriori effetti si stanno vedendo e si vedranno con il superbonus 110%”, ha ricordato Maria Antonietta Portaluri, Direttore Generale ANIE, aggiungendo: “Un’ulteriore spinta potrà venire poi dalla sperimentazione avviata da ARERA con la Delibera 541/2020/R/eel adottata a dicembre e risultato di un importante confronto tra ARERA, GSE, utilities e produttori di infrastrutture di ricarica del nostro Gruppo E-mobility”.
“Nel 2019 si stima siano stati installati circa 8.000 punti di ricarica privati, in crescita del 90% rispetto al 2018 (dati Smart Mobility Report 2020)”, ha continuato Portaluri. “Di questi 8.000 punti di ricarica quasi il 60% è stato installato nel Nord Italia, con la restante parte divisa prevalentemente tra Centro e Sud Italia. Ci auguriamo che i dati continuino a crescere perché la diffusione dell’infrastruttura di ricarica è un elemento imprescindibile per lo sviluppo della mobilità elettrica e la stessa deve avere una copertura uniforme su tutto il territorio nazionale, sottolineando che particolarmente al Sud potrebbe anche sfruttare il valore rappresentato dallo sviluppo delle energie rinnovabili”.
Il Gruppo E-mobility di ANIE è stato da subito coinvolto nei Tavoli di lavoro ARERA costituiti ad inizio 2020 con gli stakeholder della mobilità elettrica mostrandosi come interlocutore privilegiato per parlare di infrastrutture di ricarica in ambito sia pubblico che privato e collaborando insieme agli altri soggetti della filiera allo sviluppo del mercato.
A seguito dell’attività del focus group ARERA in un primo momento, e di una stretta collaborazione tra ANIE, ARERA e GSE per consolidare tale lavoro, è stato possibile finalizzare la documentazione pubblicata di recente sul sito del GSE per partecipare alla sperimentazione.
ANIE ha lavorato con ARERA e GSE alla struttura del catalogo dei dispositivi di ricarica idonei alla sperimentazione (prequalificati da GSE) che permette alle imprese costruttrici di dispositivi di ricarica di “accreditare” i propri dispositivi compilando la dichiarazione di idoneità sottoscritta dal costruttore e l’elenco dispositivi di ricarica idonei alla sperimentazione.
Questa documentazione verrà gestita e aggiornata mensilmente dal GSE al fine di costruire un file che raccoglierà tutti i modelli delle diverse case, con distinzione tra quelli dotati o non dotati di funzionalità di gestione del carico.
Il Gruppo E-Mobility di ANIE, oltre ad aver qualificato le aziende associate, contribuirà costantemente all’aggiornamento del catalogo facendo da collettore di esigenze e richieste dei costruttori di colonnine.
Il neo coordinatore del Gruppo E-Mobility, Omar Imberti, ha definito questa collaborazione “un tassello importante che si inserisce tra le numerose attività in cui è coinvolto il Gruppo” ed è fortemente convinto che “per una mobilità integrata e sostenibile sia necessaria la massima condivisione delle linee di sviluppo strategico tra i diversi soggetti istituzionali e non coinvolti”.
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