Utilizzare gli elettrodomestici in modo più consapevole e cambiare certe abitudini “energivore”, aiuta ad abbassere le bollette e a proteggere l’ambiente. A cominciare dallo spegnere lo stand-by
Gli elettrodomestici di nuova generazione consumano meno energia e ci aiutano a risparmiare sulle bollette e a proteggere l’ambiente. Per questo ultimamente è tornato il Bonus mobili ed elettrodomestici. Un beneficio per l’acquisto di elettrodomestici, apparecchiature per la casa e il rinnovo degli arredamenti delle abitazioni sottoposte a ristrutturazione. Misure che potrebbero dare linfa all’economia e all’indotto del settore e sono state inserite nella legge di Bilancio anche per questo 2022.
Viaggio verso la transizione energetica
Ma ci sono anche delle motivazioni più profonde, che vanno oltre il risparmio. Utilizzare gli elettrodomestici in modo più consapevole e cambiare certe abitudini non proprio sane, aiuterà ad alleggerire le tasche, quindi a risparmiare, ma anche a proteggere l’ambiente. Ma non è tutto. Poiché stiamo viaggio verso la transizione ecologica, dovremmo prepararci a sprecare meno per poter raggiungere gli obiettivi “emissione zero” che l’Unione europea ha stabilito entro il 2050. Ciò significherà meno dipendenza dai produttori di energie inquinanti, che di fatto compromettono anche la tenuta delle democrazie occidentali, oltre che la salute pubblica e l’ecosistema ambientale.
Consumiamo meno energia
Dai dati del Mise, il ministero dello Sviluppo economico, emerge che nel 2020 i consumi finali di energia delle famiglie italiane ammontavano a 47.092 Ktep (-9,6% rispetto all’anno precedente) spendendo 65 miliardi di euro (-17,8%). Il 64% dell’energia è stata utilizzata per usi domestici (riscaldamento, raffrescamento, acqua calda, uso cucina, illuminazione e funzionamento degli elettrodomestici) e il 36% per trasporto privato. In termini monetari, il 56% della spesa energetica è per uso domestico e la rimanente parte per il trasporto.
Tra il 2019 e il 2020 la quantità di energia complessivamente utilizzata dalle famiglie, per uso domestico (riscaldamento, raffrescamento, acqua calda, uso cucina, illuminazione e funzionamento degli elettrodomestici) e per trasporto in conto proprio è diminuita del 9,6%, arrivando a 47.092 Ktep, il dato più basso degli ultimi 30 anni. La corrispondente spesa sostenuta per l’acquisto di energia è diminuita del 17,8%, attestandosi intorno a 65 miliardi di euro (un livello confrontabile con quelli dei primi anni 2000, valutati a prezzi correnti).
Il consumo energetico pro capite in termini fisici delle famiglie italiane per uso trasporto si è notevolmente ridotto negli anni (da 0,43 tep nel 2000 a 0,36 tep nel 2019, con una ulteriore riduzione fino a 0,29 tep nel 2020), mentre quello per uso domestico si mantiene sempre su livelli superiori a quelli del trasporto e pressoché costanti (da 0,48 tep nel 2000 a 0,51 tep nel 2020), con fluttuazioni riconducibili alla variabilità delle condizioni climatiche. Poiché il consumo energetico per uso domestico dipende dagli impieghi per il riscaldamento e raffrescamento degli edifici (mediamente per i due terzi) e dagli “altri” impieghi domestici (per il rimanente terzo), ed essendo le dinamiche di queste due componenti piuttosto simili, ne consegue che per ottenere miglioramenti sul fronte del consumo domestico pro capite è possibile agire nella direzione del miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici e degli elettrodomestici.
Siamo sulla giusta strada, ma non è sufficiente.
Le variabili che determinano il consumo energetico
Non a caso, il governo ha stabilito che, per ottenere il Bonus e i vari incentivi previsti, gli elettrodomestici dovranno essere di categoria o classe energetica non inferiore ad A+. Il consumo degli elettrodomestici dipende da diverse variabili: dalla classe energetica della nostra abitazione, della superficie abitabile, dalla zona geografica, dal numero e tipologia di apparecchiature elettrodomestiche, ma anche dalle nostre personali abitudini.
La classe energetica è un parametro importante da valutare al momento di un acquisto del nuovo elettrodomestico. Un frigorifero classe A +++ consumerà molto meno di uno classe A. Un frigorifero da 220 litri con congelatore da 50, di classe A, consuma all’incirca 300 kWh all’anno. Quello di classe energetica A +++ riduce i costi del 25%.
Facciamo i conti a una famiglia
In una famiglia di 3 persone, che vive in una residenza di circa 100 metri quadrati, si possono ipotizzare mediamente dei costi di un anno vissuto 320 giorni in casa, e in base alle abitudini.
Elettrodomestico | Ore di utilizzo all’anno | Potenza W | Consumo KWh all’anno | Costo in euro all’anno |
Televisore | 1.280 (4 ore al giorno) | 150 | 190 | 35 |
Asciugacapelli | 160 (mezzora al giorno) | 1800 | 290 | 53 |
Lavatrice | 260 cicli all’anno | Classe energetica A | 240 | 44 |
Lavastoviglie | 220 cicli all’anno | Classe energetica A | 220 | 40 |
Frigorifero | 8760 | Classe energetica A | 305 | 56 |
Come “Fare la mia parte” per risparmiare
L’Unione europea ha approvato un vademecum, tra le altre cose, per risparmiare soldi e ridurre la dipendenza dall’energia inquinante, avviando la transizione energetica ed ecologica. Il piano si chiama “Fare la mia parte”.
Si tratta di una guida in più punti varata da Bruxelles insieme all’Agenzia internazionale dell’energia. Seguendo i vari punti si stima che le famiglie possano risparmiare fino a 500 euro all’anno.
Ad esempio, si potrebbe abbassare il termostato di 1° C per risparmiare fino al 7% dell’energia utilizzata per alimentare il riscaldamento. Ne gioverebbe la bolletta con un risparmio di circa 70 euro all’anno.
Per ridurre il consumo di elettricità fino al 10% e risparmiare 20 euro all’anno, d’estate il condizionatore d’aria andrebbe impostato a 1° C più caldo.
Il “clima” di casa andrebbe regolato in base agli ambienti. Non occorre, ad esempio, che il bagno sia caldo o rinfrescato quanto la camera da letto.
Ancora: un buon utilizzo della lavastoviglie può ridurre i costi in bolletta del 20% all’anno, risparmiando sui consumi. Meglio pochi lavaggi settimanali ma a carico pieno!
Le caldaie andrebbero regolate seguendo le istruzioni o chiedendo consigli al tecnico durante la manutenzione annuale. Con questo piccolo accorgimento si può alleggerire di altri 100 euro il bilancio delle spese annuali di famiglia.
Spegnere le luci non è l’unica soluzione per diminuire i costi delle bollette. Una delle strategie più semplici da mettere in atto per ridurre i consumi nella nostra abitazione è pianificare l’illuminazione elettrica. L’illuminazione artificiale rappresenta, infatti, circa il 10-15% dei costi energetici domestici. Per cominciare, si può apportare una modifica molto efficace dall’investimento contenuto: la sostituzione delle lampadine tradizionali a incandescenza o alogene con le nuove tipologie di lampadine a risparmio energetico (come i dispositivi Led), che consumano molta meno energia. Nei vecchi modelli infatti solo il 10-15% dell’elettricità consumata viene resa in luce, il resto viene trasformato in calore.
Con l’utilizzo delle lampadine a Led si ha la garanzia della stessa intensità di illuminazione, potendo però risparmiare fino al 90% di energia elettrica. Inoltre, i dispositivi LED hanno una durata superiore rispetto alle lampadine a incandescenza e a quelle a risparmio energetico.
Anche gli elettrodomestici “spenti” possono consumare
Tra le buone pratiche sarebbe utile evitare lo standby sempre acceso. Infatti, i dispositivi elettrici utilizzano corrente anche quando non svolgono la loro funzione principale, ossia quando sono in standby. È il caso dei frigoriferi, radio–sveglia, televisore, router, climatizzatore, stereo. Se i consumatori, prima di partire in vacanza, spegnessero bene gli apparecchi fermi in standby, risparmierebbero oltre 15 euro solo nel mese di agosto. In un anno, fanno circa 72 euro.
Gli elettrodomestici che “mangiano” più corrente
Gli elettrodomestici più energivori, in ordine decrescente di potenza, sono:
- Forno elettrico
- Lavatrice
- Vasca idromassaggio
- Ferro da stiro
- Lavastoviglie
- Stufa elettrica
- Aspirapolvere
- Phon asciugacapelli
Come risparmiare sugli acquisti
Per risparmiare, sarebbe bene anche orientarsi nel grande mercato dei nuovi acquisti. Ad esempio:
- Attendere le promozioni prima di sostituire un elettrodomestico
- Possono andar bene anche i prodotti usati o ricondizionati
- Acquistare un modello precedente all’ultimo
- Qualche difetto non è un problema
- Acquistare elettrodomestici che servono realmente
- Verificare possibili permute
- Meglio l’acquisto di più prodotti, con pacchetti promozionali “tutto compreso”.
Il governo “blocca” il caro bollette ma le tariffe restano ai massimi
Il governo è intervenuto per frenare il caro bollette, ma il conto resterà salato e l’Arera ha comunicato che dal primo luglio (e per il prossimo trimestre) le tariffe di luce e gas in regime di tutela resteranno pressoché invariate. Il problema sono i rincari degli scorsi mesi che continuano a tenere il costo del chilowattora e del metro cubo di gas ai massimi.
Secondo Assoutenti i fortissimi aumenti delle tariffe luce e gas tra il 1° ottobre 2021 e il 30 settembre 2022, pari al +91% per la luce e +70,7% per il gas, avranno un impatto negativo non solo sulle famiglie, ma anche su imprese e industria, con effetti pesantissimi sul nostro sistema economico.
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