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Spariscono dalla nuova Legge di Bilancio le detrazioni per le spese sostenute dai privati per la riqualificazione degli spazi verdi; nella bozza del decreto che sta circolando e che ha scatenato lamentele da parte di florovivaisti e ambientalisti il rinnovo del Bonus Verde non c’è
Cia-Agricoltori Italiani e l’associazione dei Florovivaisti Italiani chiedono alla ministra Bellanova il rinnovo del Bonus Verde, la misura per mitigare effetti nocivi dello smog e come importante sostegno al settore florovivaistico Made in Italy.
“Siamo fiduciosi” scrive in una nota stampa la Cia “che un Governo sensibile ai temi ambientali non possa sottovalutare l’importanza della misura, che dopo la sua introduzione nel 2018 ha incentivato il florovivaismo e riconosciuto il ruolo fondamentale del green nel mitigare gli effetti nocivi dello smog e migliorare la vivibilità dentro le mura cittadine“.
La detrazione fiscale per le spese di sistemazione delle aree verdi private (dai giardini ai balconi) ha rappresentato una novità sostanziale nel settore, portando nuovi posti di lavoro e contribuendo all’emersione del nero.
Il settore florovivaistico in Italia vale complessivamente oltre 2,5 miliardi di euro e conta 100mila addetti in 21mila aziende, rappresentando il 15% della produzione comunitaria.
La letteratura scientifica è concorde nell’affermare l’importante funzione del verde, sia pubblico che privato, nell’assorbimento della CO2, nella riduzione delle polveri sottili e la mitigazione dell’isola di calore urbana.
Lo smog è responsabile dell’11% dei casi di aggravamento di asma dei bambini e del 18% dei problemi acuti negli anziani affetti da problemi respiratori.
Gli effetti del Bonus Verde sono stati positivi anche per la salvaguardia del paesaggio sottraendo all’incuria e al degrado terreni spesso lasciati incolti e abbandonati e ha aumentato la vivibilità dei centri urbani, considerato l’effetto benefico portato ai cittadini anche da un punto di vista psicologico.
Cos’è il Bonus Verde e a chi è riservato
La definizione del Bonus verde, come si legge sul sito dell’Agenzia delle Entrate, è la seguente: “detrazione Irpef del 36% sulle spese sostenute nel 2019 per gli interventi di sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi; per la realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili“.
La detrazione – di un importo massimo di 1.800 euro per immobile – a ripartita in dieci quote annuali di pari importo e va calcolata su un importo massimo di 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo, comprensivo delle eventuali spese di progettazione e manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi.
Il pagamento delle spese deve avvenire attraverso strumenti che consentono la tracciabilità delle operazioni (per esempio, bonifico bancario o postale). Può beneficiare della detrazione chi possiede o detiene, sulla base di un titolo idoneo, l’immobile oggetto degli interventi e che ha sostenuto le relative spese.
Il Bonus Verde spetta anche per le spese sostenute per interventi eseguiti sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali, fino a un importo massimo complessivo di 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo.
In questo caso, ha diritto alla detrazione il singolo condomino nel limite della quota a lui imputabile, a condizione che la stessa sia stata effettivamente versata al condominio entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi.
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