Con l’ennesimo colpo di scena notturno, il Governo Meloni, martedì 26 marzo, ha approvato senza alcun preavviso un decreto che mette l’ultimo chiodo sulla bara della cessione del credito. Dopo tre giorni, vista la levata di proteste, ha resuscitato lo sconto in fattura per le zone terremotate, con un fondo destinato che fissa il limite di spesa per lo Stato a 400 milioni di euro per il 2024 di cui 70 milioni destinati specificatamente ad Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria per il terremoto del 2009 e del 2016, in pratica è possibile utilizzare lo sconto in fattura fino a esaurimento dei fondi statali.
Sappiamo benissimo che Superbonus e soprattutto cessione del credito hanno creato una voragine nei conti pubblici che stando ai dati di febbraio pubblicati da Enea (l’ente pubblico di ricerca preposto a questi controlli) ammonta a 114,4 miliardi di euro, che saneremo con le nostre tasse nei prossimi
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