Nel contesto delle indagini diagnostiche, la
cromatografia ionica (CI) emerge come un metodo
analitico di rilevanza fondamentale per la caratterizzazione dei
materiali in ambito beni culturali. Questo articolo propone
un’analisi approfondita dell’applicazione della CI nello studio
della conversazione degli edifici storici, concentrandosi sulla
metodologia, sulle finalità e sui principi di funzionamento.
Indagine Cromatografica: scopo dell’analisi
L’obiettivo principale dell’indagine cromatografica a scambio
ionico è quello di individuare e quantificare gli ioni salini
presenti nei campioni di malta, mattoni o pietra. Tale
individuazione riveste particolare importanza poiché consente di
identificare elementi presenti in soluzione nel legante, non
rilevabili tramite microscopia ottica, al fine di valutare lo stato
di degrado chimico, fisico e microstrutturale dei materiali
stessi.
Metodologia e finalità dell’Analisi Cromatografica Ionica
La CI viene condotta per misurare la percentuale dei singoli
sali sciolti in soluzione presenti nei campioni di riferimento.
Questo metodo fornisce direttamente la percentuale in peso dei
singoli ioni rispetto al peso totale del campione, consentendo di
determinare le quantità di cloruri, solfati, nitrati e dei relativi
cationi associati (calcio, magnesio,
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