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Stufa a pellet e sconto in fattura danno il via libera al bonus mobili – Lavori Pubblici

La normativa fiscale prevede numerose agevolazioni per il
settore edilizio. Tra queste, quelle che interessano maggiormente i
proprietari di singole unità immobiliari sono: il bonus casa,
l’ecobonus e il bonus mobili.

Indice degli argomenti

I bonus edilizi per le unità immobiliari

Sono tutte detrazioni fiscali con una loro aliquota, regole e
adempimenti, che spesso si intrecciano tra di loro provocando
disorientamento a chi deve intervenire sulla sua abitazione e deve
scegliere lo strumento fiscale migliore per le sue esigenze.
L’esempio più tipico è quello della sostituzione degli infissi di
casa che potrebbe rientrare sia nella detrazione fiscale prevista
per la ristrutturazione edilizia (bonus casa) che per quella per il
risparmio energetico (ecobonus) ma anche, come intervento trainato,
nel nuovo superbonus previsto dal Decreto Rilancio.

Bonus casa e bonus mobili

Due dei bonus fiscali che hanno riscosso molto
successo negli ultimi anni sono quelli previsti all’art. 16
del Decreto Legge n. 63/2013
ovvero le detrazioni
fiscali
per interventi di ristrutturazione
edilizia
(bonus casa) e per
l’acquisto di mobili (bonus
mobili
). Due detrazioni fiscali strettamente collegate tra
loro perché per accedere al bonus mobili è necessario aver avuto
accesso al bonus casa.

Gli interventi che hanno accesso al bonus casa

È bene chiarire subito un aspetto sul quale si è fatta molta
confusione: il bonus casa non è legato al titolo edilizio ma solo
all’intervento edilizio così come definito all’art. 3 del DPR n.
380/2001 (Testo Unico Edilizia).

L’art. 16 del D.L n. 63/2013 fa a sua volta riferimento all’art.
16-bis del DPR n. 917/1986 (TUIR) che lega la detrazione fiscale
del 36% (al 50% fino al 31 dicembre 2021), fino ad un massimo di
96.000 euro, alla tipologia di intervento edilizio, suddividendo i
casi in cui questo coinvolga le parti comuni di un edificio
residenziale, da quelli realizzati sulle singole unità immobiliari
residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali, e
sulle loro pertinenze.

In quest’ultimo caso, per accedere alla detrazione fiscale, è
necessario che l’intervento sia configurato come:

  • manutenzione straordinaria;
  • restauro e di risanamento conservativo;
  • ristrutturazione edilizia.

Bonus casa e bonus mobili: nuovo intervento dell’Agenzia delle
Entrate

Proprio su questo argomento è intervenuta l’Agenzia delle
Entrate che ha risposto ad un interessante quesito arrivato alla
posta di FiscoOggi. Un quesito che chiedeva se è possibile fruire
del bonus mobili, considerato che nell’anno in corso si è
acquistata una stufa a pellet con l’opzione dello sconto in
fattura.

In questo caso, la risposta dell’Agenzia delle Entrate non
poteva che essere affermativa e ha anche spiegato le motivazioni
partendo, come è giusto fare, dalla norma di riferimento ovvero
l’art. 16 del D.L. n. 63/2013 e l’art. 16-bis del TUIR.

Dalla lettura del comma 2 dell’art. 16 del D.L. n. 63/2013, il
bonus mobili è riconosciuto ai contribuenti che usufruiscono della
detrazione Irpef prevista dal comma 2 dell’art. 16-bis del Tuir,
per aver realizzato alcuni degli interventi di recupero del
patrimonio edilizio.

Per beneficiarne del bonus mobili, in caso di intervento su una
unità immobiliare, è necessario che l’intervento sia riconducibile
ad una delle 3 tipologie di intervento edilizio su richiamate
(manutenzione straordinaria, restauro e di risanamento conservativo
o ristrutturazione edilizia).

Bonus casa e bonus mobili: l’istallazione di una stufa a
pellet

Nella stessa guida “Ristrutturazioni
edilizie: Le agevolazioni fiscali
” realizzata
dall’Agenzia delle Entrate è stato riportato un elenco
esemplificativo (non esaustivo) degli interventi sulle singole
unità abitative che rientrano nel bonus 50%. Tra questi anche
quelli sull’impianto di riscaldamento autonomo interno (purché
conforme al DM 37/2008 – ex legge 46/90) di:

  • nuovo impianto, senza opere edilizie;
  • nuovo impianto con opere edilizie esterne (canna fumaria e/o
    altre opere interne o esterne) per riscaldamento o
    ventilazione;
  • riparazioni con ammodernamenti e/o innovazioni.

Come chiarito nella nuova risposta dell’Agenzia delle Entrate,
nella categoria manutenzione straordinaria
rientrano anche gli interventi finalizzati all’utilizzo di fonti
rinnovabili di energia, quale l’installazione di una stufa a
pellet.

Bonus mobili anche con sconto in fattura

Ciò premesso, nella circolare
22 dicembre 2020, n. 30/E
l’Agenzia delle Entrate ha
anche chiarito che il bonus mobili spetta anche nell’ipotesi in cui
i contribuenti titolari delle detrazioni, in luogo della fruizione
diretta di tali detrazioni, dello sconto in fattura o della
cessione del credito. Tale possibilità è, peraltro, riconosciuta
anche nell’ipotesi in cui il contribuente abbia optato per lo
sconto in fattura o per la cessione del credito corrispondente alla
detrazione di cui al citato articolo 16-bis del Tuir, ai sensi
dell’articolo 121 del decreto Rilancio.

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

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