Esprime soddisfazione la presidente di FINCO,
Carla Tomasi, sul definitivo chiarimento
previsto nel correttivo a Codice dei Contratti Pubblici, prevedendo
che ai fini della qualificazione per l’esecuzione
di lavori pubblici, le imprese possano utilizzare solo
i lavori effettivamente svolti.
Esecuzione lavori e qualificazione imprese: FINCO sull’uso del
subappalto
In generale, da una prima disamina dello Schema di Decreto
Legislativo Correttivo del Codice dei Contratti Pubblici (d.Lgs
36/23), emergono prevalentemente luci, accanto però a ombre che
FINCO auspica possano essere dissipate nel corso del successivo
iter istituzionale.
In particolare, è certamente apprezzabile è il lavoro svolto dal
Ministero in tema di subappalto, ad esempio con
riguardo all’inserimento di una riserva del 20% di
subappalto per le PMI e con l’esplicito riferimento
dell’applicazione della “revisione prezzi” anche a
subappaltatori e subcontraenti.
Ma, spiega la Federazione, di preminente rilevanza è il
chiarimento inserito al comma 20 dell’art. 119 del Codice sul
subappalto (a cui è connessa la revisione dell’art. 23
dell’Allegato II.12) in tema di attribuzione dei lavori
eseguiti che sono ora riconosciuti ai soggetti che
li
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