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Successo per Edilizia Acrobatica (anche) grazie al Superbonus – Immobiliare.it

“Grande spinta dal Superbonus, ma quello che
conta è il lavoro quotidiano”, a dirlo è Anna Marras,
l’imprenditrice torinese, socia e responsabile per le risorse umane di Edilizia
Acrobatica, società specializzata in lavori di risanamento e restauro delle
facciate degli immobili con operai appesi alle funi.

Edilizia Acrobatica: storia di un successo

Edilizia Acrobatica nasce nel 1994 a Genova, in un garage, fondata da Riccardo Iovino, ex skipper, che ha iniziato riparando una grondaia nel centro storico della città per fare un favore a un amico. Oggi la società ha più di 100 aree operative in Italia, Francia e Spagna e 1400 muratori e operai esperti nel riparare e restaurare facciate di edifici appesi alle corde. Nel 2020, in piena pandemia e fermo dei cantieri, ha chiuso l’anno con 44,7 milioni di euro di ricavi, +14% rispetto al 2019. Nel 2021 Anna Marras ha reclutato e contrattualizzato altri 350 operai ed è di recente stato pubblicato un altro bando per la ricerca di 658 nuove figure professionali.

Sicurezza e innovazione

Edilizia Acrobatica si occupa di ripristino completo di facciate, incluso montaggio di pareti a cappotto applicate con tecnica su fune, intonaco, rasatura. Le funi su cui lavorano gli operai sono molto simili a quelle della barca a vela, progettate per reggere tonnellate; i muratori appesi lavorano con una doppia fune, in due, in totale sicurezza. “I pericoli sono più probabili su un ponteggio”, dice Anna Marras, socia e responsabile per le risorse umane di Edilizia Acrobatica, “Faccio parte di un gruppo di lavoro all’università di Siena che sta studiando questi temi”.

Il Superbonus ha contribuito alla crescita di Edilizia Acrobatica

Il Superbonus ha dato un grande impulso all’attività di Edilizia Acrobatica, ma Anna Marras dichiara che la società dà priorità al lavoro quotidiano, senza abbassare la guardia. “Sarebbe sbagliato farci travolgere dall’onda. Stiamo cercando di diffondere questo nostro modo di pensare all’impiantistica elettrica e idraulica perché deve esserci una buona base organizzativa”.

di Aurora Tamigio

Source: immobiliare.it

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