Ristrutturazioni in corso per 61,5 milioni di euro, 25 mila addetti occupati. Bernardi: «Va semplificata la burocrazia»
TREVISO. Sono 542 le ristrutturazioni in corso nella Marca che beneficeranno del super ecobonus 110%. Confartigianato ha censito i cantieri avviati grazie alle maxi agevolazioni fiscali, scoprendo che si tratta di un business da 61,5 milioni di euro ammessi in detrazione, cioè 113.500 euro a pratica in media. Restano però diversi ostacoli: in tanti rinunciano a utilizzare il super bonus perché le pratiche sono assai complesse dal punto di vista burocratico, anche se le cose potrebbero cambiare a breve.
I numeri
Le 542 pratiche in essere sono ossigeno per oltre 11.105 imprese trevigiane attive nei settori costruzioni, impianti e legno, per un totale di circa 25 mila addetti occupati. Arrivano ogni giorno tantissime richieste, ma non è un iter semplice nemmeno per le aziende. Alle difficoltà di natura burocratica si sono aggiunte, di recente, quelle relative alla disponibilità di materie prime e ai loro costi in continuo aumento, tanto che è diventato quasi impossibile mantenere un preventivo valido per più di qualche giorno. Senza trascurare la difficoltà a reperire manodopera, problema ormai cronico per interi settori.
Incubo documenti
Ma ciò che spaventa i cittadini è soprattutto la mole e la complessità dei documenti da presentare. Ci sono tuttavia alcune novità: «A seguito delle modifiche apportate in Parlamento, sarà più facile avviare i lavori dal punto di vista burocratico» spiega Oscar Bernardi, presidente Confartigianato Imprese Marca Trevigiana, «sarà infatti sufficiente la presentazione della Cila, Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata, anche per gli interventi ammissibili al superbonus che riguardano le parti strutturali degli edifici o i prospetti. Inoltre, nel caso di opere già classificate come “attività di edilizia libera”, nella Cila è richiesta la sola descrizione dell’intervento».
Rischio violazioni
Non è l’unica buona notizia: «Il provvedimento al vaglio – continua Bernardi – prevede che nel caso in cui vengano riscontrate delle irregolarità meramente formali, che non arrecano pregiudizio all’esercizio delle azioni di controllo, non ci sarà la decadenza delle agevolazioni fiscali limitatamente alla violazione o omissione riscontrata. Nel caso, invece, in cui le violazioni riscontrate nell’ambito dei controlli da parte delle autorità competenti siano rilevanti ai fini dell’erogazione degli incentivi, la decadenza dal beneficio si applica limitatamente al singolo intervento oggetto di irregolarità o omissione». Non c’è ancora, invece, la proroga fino al 2023 del super ecobonus, in scadenza il 30 giugno 2022.
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