Nella nota di aggiornamento del documento di economia e finanza, il Consiglio dei ministri parla di proroga al 2023 per il super ecobonus al 110%, quello per dare alle nostre abitazioni una piena efficienza energetica o dotandole di caratteristiche antisismiche. Se ci sarà una reale conferma di questo provvedimento, anche con procedure più semplificate (come chiedono sempre gli addetti ai lavori), cittadini e aziende edili avranno più tempo utile per i lavori e in teoria l’economia del mercato delle costruzioni dovrebbe continuare a movimentarsi (lo sta già facendo ma non in modo così massiccio come dovrebbe), con impatti positivi su tutto l’indotto.
Nel frattempo, però, in attesa di capire meglio quali saranno le regole per il super ecobonus, rimangono quelle attive. Per chi abita in un condominio, la maggioranza degli italiani, la possibilità di usufruire dell’agevolazione rimane al 31 dicembre 2022, ma senza l’obbligo di aver realizzato il 60% degli interventi entro il 30 giugno 2022. Si parla del 31 giugno 2022 per gli edifici plurifamiliari da 2 a 4 unità, se entro il 30 giugno 2022 viene raggiunta la quota di 60% dei lavori. Per gli immobili ex IACP, c’è tempo fino al 31 dicembre 2023 se entro il 30 giugno 2023 viene raggiunta la quota di 60% dello stato di avanzamento dei lavori (la cosiddetta Sal).
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