

È iniziata la stagione delle lettere. L’Agenzia delle Entrate ha dato il via a un nuovo ciclo di controlli su migliaia di immobili ristrutturati con i fondi pubblici del Superbonus. Il primo invio prevede diecimila missive indirizzate ai proprietari che, dopo aver incassato l’incentivo, si sono dimenticati di aggiornare la rendita catastale. Dettaglio non da poco, visto che da quella rendita dipende quanto versano allo Stato.
Chi rischia di ricevere la comunicazione
A finire sotto la lente sono soprattutto immobili che esistono solo sulla carta. Case classificate come ruderi, con tetti sfondati, muri pericolanti o addirittura inesistenti. Tecnicamente si chiamano unità collabenti e sono esentate dalle imposte, perché ufficialmente inagibili. Eppure molte hanno beneficiato del Superbonus. La geografia delle anomalie è ben distribuita: Napoli è in testa, seguita da Reggio Calabria, Roma, Treviso. Non mancano picchi anche a Bari, Cosenza, Frosinone e Messina.
Il neo-direttore delle Entrate, Vincenzo
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