Lo avevamo
anticipato pochi giorni fa, evidenziando come la
quantità di emendamenti sul superbonus 110%
presentati al Disegno di Legge di conversione del Decreto
Sostegni lasciassero intendere la consapevolezza del
Parlamento di una mancata proroga all’interno del Piano
nazionale di ripresa e resilienza
(PNRR).
Indice degli argomenti
Le dichiarazioni del Ministro Franco sul Superbonus 110%
Non mi stupisce più di tanto, quindi, che dopo un weekend di
supposizioni, dichiarazioni e giravolte sia arrivata l’ufficialità
da parte del Ministro dell’Economia, Daniele
Franco. Il PNRR trasmesso dal Governo al Parlamento parla
chiaro: la proroga al 2023 per le detrazioni fiscali del 110% è
nelle “intenzioni” del Governo ma non delle risorse del PNRR.
Il Ministro dell’Economia ha affermato che la proroga sarà
inserita nella prossima legge di Bilancio…sempre che il Governo
in carica sarà ancora lo stesso, aggiungerei io. Nessuna certezza
oltre quelle che già conosciamo.
L’orizzonte temporale del Superbonus
Certezze che tendono a vacillare, perché anche se la
Legge di Bilancio 2021 ha previsto una proroga per
il superbonus al 2022, la stessa Legge ha previsto
un’approvazione
da parte dell’Europa che non è mai arrivata.
La Legge n. 178/2020 ha, infatti, previsto una proroga per il
superbonus con le spese che potranno essere sostenute dall’1 luglio
2020 al 30 giugno 2022 con alcune eccezioni:
- per gli IACP, in riferimento agli interventi di
riqualificazione energetica (ecobonus 110%), le spese devono essere
sostenute dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022. Per le spese
sostenute dal 1° luglio 2022 la detrazione è ripartita in quattro
quote annuali di pari importo; - per gli IACP che alla data del 31 dicembre 2022 abbiano
effettuato lavori per almeno il 60 per cento dell’intervento
complessivo, la detrazione del 110 per cento spetta anche per le
spese sostenute entro il 30 giugno 2023; - per i condomini che alla data del 30 giugno 2022 abbiano
effettuato lavori per almeno il 60 per cento dell’intervento
complessivo, il superbonus spetta anche per le spese sostenute
entro il 31 dicembre 2022.
Ma, come detto, l’art. 1, comma 74 della Legge di Bilancio ha
subordinato la proroga alla definitiva approvazione da parte del
Consiglio dell’Unione europea.
Ad oggi, quindi, l’unica certezza è che il superbonus potrà
essere fruito per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2021 (30
giugno 2022 per gli IACP).
Efficienza energetica degli edifici pubblici e quelli
privati
E dire che all’interno del PNRR una grossa componente è stata
prevista per migliorare l’efficienza energetica sia degli edifici
pubblici che di quelli privati, con investimenti concentrati sulle
seguenti linee:
- attuazione di un programma per migliorare l’efficienza e la
sicurezza del patrimonio edilizio pubblico, con interventi
riguardanti in particolare scuole e cittadelle giudiziarie; - utilizzo di un incentivo temporaneo per la riqualificazione
energetica e l’adeguamento antisismico del patrimonio immobiliare
privato e per l’edilizia sociale, attraverso detrazioni fiscali per
i costi sostenuti per gli interventi (Superbonus); - sviluppo di sistemi di teleriscaldamento efficienti.
Obiettivo di questi interventi è un risparmio pari almeno a 0,32
Mtep e 0,98 MtCO2 entro il 2026 ma che, almeno sul superbonus, non
prevede alcuna proroga.
Gli ostacoli del Superbonus 110% e le proposte di
semplificazione
Ma, come detto, la decisione di non prorogare il superbonus
oltre l’orizzonte già previsto non dovrebbe stupire più di tanto.
Ed è lo stesso PNRR a spiegarne i motivi.
All’interno del Piano sono, infatti, evidenziati gli ostacoli
maggiori riscontrati nell’attuazione del superbonus 110%. Ostacoli
che derivano principalmente dalle modalità di attestazione della
conformità edilizia particolarmente complessa soprattutto per gli
edifici risalenti, con attese fino a 6 mesi per l’accesso agli
archivi edilizi. Problema che, chiaramente, deriva da alcune
componenti:
- la normativa edilizia;
- l’assenza di digitalizzazione degli archivi storici;
- la necessità di digitalizzare (davvero) le pubbliche
amministrazioni.
Proprio per questo, uno degli obiettivi del PNRR è quello di
rimuovere gli ostacoli burocratici all’utilizzo del Superbonus.
Progetto che, se portato realmente a compimento, non può che
trovare i favori di tutto il settore.
Da impresa a lavoro: necessaria una P.A. al passo con i
tempi
Come detto qualche giorno fa, il superbonus 110% è una misura
davvero straordinaria, nata per far fronte ad un periodo di crisi
dovuto alla pandemia ancora in corso, ma a cui mancano i
presupposti per poter essere efficacemente portata a compimento. Se
l’obiettivo è promuovere l’efficienza energetica e strutturale,
vanno create le basi che, come per qualsiasi, progetto che si
rispetti dipendono dalle regole del gioco. In tal senso, prima
ancora di parlare di superbonus o di altre detrazioni fiscali, la
reale svolta per il Paese dovrebbe essere proprio quella di
rimuovere gli ostacoli che solo la causa della parola “impresa”.
In Italia aprire un’azienda è un’impresa. Bisogna sempre
confrontarsi con una pubblica amministrazione e una normativa che
non riescono a tenere il passo dei tempi che cambiano sempre più
velocemente. Ma soprattutto la parola
digitalizzazione dovrebbe essere il faro che guidi
i nostri Politici per una pubblica amministrazione efficiente,
veloce e sempre più online.
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