Widget Image
Posts Popolari
Seguiteci anche su:

HomeCategorieSuper Bonus 110Superbonus 110%, Ance: saldo nettamente positivo – Lavori Pubblici

Superbonus 110%, Ance: saldo nettamente positivo – Lavori Pubblici

Superbonus 110%, Ance: saldo nettamente positivo - Lavori Pubblici

Fino al termine di questa settimana si continuerà a parlare
delle modifiche al superbonus 110% inserite nella legge di
conversione del Decreto Aiuti che approderà in Gazzetta Ufficiale
nei prossimi giorni. Poi si ricomincerà a parlare di futuro, delle
prossime modifiche che arriveranno (e che porteranno a 19 i
provvedimenti di modifica al Decreto Rilancio) e delle possibilità
(si spera) di “valorizzare” l’esperienza maturata in questi due
anni di utilizzo dei bonus edilizi e del meccanismo di cessione del
credito.

Superbonus 110%: la sostenibilità economica

Ne ho parlato con la nuova Presidente dell’Associazione
Nazionale Costruttori Edili (ANCE), Federica
Brancaccio
, a cui ho posto alcune specifiche domande che
riguardano sia il superbonus 110% che il futuro del comparto delle
costruzioni.

Partiamo dal principio, il superbonus 110% è stato accolto
positivamente da chi ha visto una possibilità di rilancio
dell’economia e di miglioramento energetico/strutturale
dell’edificato e negativamente da chi ne ha criticato l’aliquota
generosa e gli effetti in termini di rapporto qualità/costo. Ance
come lo giudica?

Il nostro giudizio è assolutamente positivo. Il superbonus è
stato introdotto nel 2020 per far ripartire un settore martoriato
da almeno 12 anni di crisi e per rimettere finalmente in sesto un
patrimonio vetusto, inefficiente sotto il profilo energetico e non
sicuro dal punto di vista delle misure antisismiche. I risultati si
sono visti concretamente: in termini di crescita del Pil,
dell’occupazione e della riqualificazione sostenibile degli
edifici, se si considera che al 30 giugno risultano avviati quasi
200.000 interventi, di cui il 71% già completati.

Quanto ai dubbi sulla sostenibilità economica della misura,
anche qui parlano i dati. Il nostro Centro Studi ha calcolato,
infatti, che il costo di un intervento di superbonus è coperto già
per la metà dalle entrate generate dal cantiere. Se a queste si
somma l’indotto, il saldo è nettamente positivo. Parliamo solo
degli effetti diretti derivanti dall’attività di cantiere sulla
base di un caso reale, senza considerare tutti gli effetti
economici che gli investimenti producono e che altri studi hanno
quantificato in misura addirittura superiore al costo sostenuto
dallo Stato.

L’orizzonte temporale

Ritenete possa essere esteso l’orizzonte temporale di fruizione?
Con quali modalità?

Noi pensiamo a una misura non più eccezionale ma
strutturale, che comporti una modulazione diversa degli incentivi,
ma con regole certe e senza continue modifiche. Per noi, inoltre,
l’aspetto fondamentale è confermare l’obbligo della qualificazione
per chi fa questi lavori. Qualità, sicurezza e sostenibilità degli
interventi sono obiettivi che si possono raggiungere con una
politica industriale seria che punti all’innovazione e sia in grado
di raccogliere le sfide del futuro.

Le modifiche al Decreto Rilancio

Finora il Decreto Rilancio è stato modificato da 17 diversi
provvedimenti normativi. Ance come giudica l’attività legislativa
del Paese?

È chiaro che procedere per strappi, cambiando continuamente
le carte in tavola, è assolutamente deleterio sia per le imprese
sia per le famiglie. Lo abbiamo visto chiaramente con i bonus
edilizi oggetto di continui ripensamenti. La certezza delle norme è
un principio fondante di ogni buona democrazia: se le regole del
gioco cambiano continuamente poi diventa inevitabile un clima di
sfiducia e il tentativo di barare da parte di qualcuno.

La cessione del credito

In Parlamento si discute la conversione in legge del Decreto
Aiuti che dovrebbe riaprire il mercato della cessione dei bonus
edilizi. Molto probabilmente alle banche sarà data la possibilità
di cessione ai propri correntisti partite IVA. Ance come ritiene
che si possa risolvere questo problema?

Sono giorni decisivi per superare il blocco delle cessioni
dei crediti e dare certezza ai contratti già firmati e ai nuovi
lavori. Per questo stiamo mettendo in campo tutti gli strumenti
utili per spingere il Governo a riattivare il circuito che consente
di monetizzare i crediti maturati e per impedire di far saltare
tutta la filiera che va dai costruttori ai produttori di materiali,
professionisti, servizi. La via d’uscita è quella di estendere la
procedura prevista per i crediti sorti dopo il 1° maggio a quelli
antecedenti, in modo da renderli cedibili alla clientela degli
istituti di credito, che deve essere sollevata, inoltre, dalla
responsabilità solidale del secondo acquirente, dal momento che
acquista il credito da una banca.

Il testo unico sulle detrazioni fiscali in edilizia

Ultima doverosa domanda: dopo oltre due anni di esperienza sul
superbonus 110%, non ritiene che sia necessaria la redazione di un
testo unico sulle detrazioni fiscali in edilizia?

Sicuramente sarebbe una cosa utile. Tutto quello che va a
favore della semplificazione e della certezza del diritto è da
valutare positivamente. La leva fiscale può rappresentare un grande
attivatore di crescita e di sviluppo del settore in chiave
sostenibile: si può favorire quella transizione ecologica che per
noi è un obiettivo non più rinviabile e sul quale dobbiamo
concentrare i massimi sforzi nei prossimi mesi.

Ringrazio la Presidente ANCE Federica Brancaccio e lascio come
sempre a voi ogni commento.

Source: lavoripubblici.it

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

I commenti su questo articolo non dovranno contenere quesiti di natura tecnica.

Per richiedere la consulenza professionale, clicca sul banner.

Rate This Article:
No comments

leave a comment