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Superbonus 110%: ‘Basta col terrorismo mediatico, le truffe sono altrove’ – Lavori Pubblici

Superbonus 110%: 'Basta col terrorismo mediatico, le truffe sono altrove' - Lavori Pubblici

Da inizio 2020 sono stati sottratti allo Stato € 15
miliardi, ma non dal superbonus 110, bensì da tutt’altro: otto
miliardi da danno erariale (ovvero quello causato da dipendenti
della pubblica amministrazione); poi truffe sugli appalti pubblici,
truffe nell’ambito del bilancio nazionale e comunitario, falsi
invalidi, indebiti percettori di pensione, medici con il doppio
incarico, quindi in servizio negli ospedali e contemporaneamente
trovati a svolgere attività privata. Ma anche i 141 camici bianchi
denunciati a Roma per aver fatto fare visite gratuite a 523 persone
tra amici e parenti
“.

Queste le parole del Senatore del M5S Gianni Pietro Girotto che
continua “Insomma l’Italia purtroppo, da sempre, oltre che
essere la patria della cultura, del buon cibo e vino, delle opere
d’arte, è anche maestra nelle truffe! Ma da mesi assistiamo ad un
continuo accanimento verso il Superbonus, a cui ormai manca solo
venga addebitata la responsabilità per la siccità e il caro
bolletta per concludere l’apposizione di un “marchio”
d’infamia
“.

Le frodi fiscali

Relativamente alle accuse di frode fiscale, Girotto afferma “Siamo ormai stanchi di ricordare che l’Agenzia delle Entrate i
dati li ha forniti più e più volte, ed ogni volta confermando che
le truffe a oggi addebitate al Superbonus110 sono pari all’1% del
totale crediti di imposta richiesti, una percentuale così bassa che
persino la Svizzera ci invidierebbe, e non a caso l’Unione Europea
ha lodato a più riprese questa misura (ricordiamo la lettera della
Presidente Von der Leyen e l’auspicio emesso dalla Commissione
Europea in merito alla continuazione della misura nel
tempo
“.

Relativamente a quanto scritto su alcuni articoli di stampa “non si tratta di risorse sottratte allo Stato, per il semplice
motivo che lo Stato non accetta crediti fittizi o presunti tali.
Quindi, l’eventuale frode sarebbe a carico di chi ha acquistato i
crediti, magari senza eseguire gli opportuni controlli. Invece, i
15 miliardi di frodi relative ad appalti pubblici, falsi invalidi,
medici con doppio incarico etc etc, sono soldi veri sottratti alle
casse dello Stato. Però su questo non ci sembra di aver visto
recentemente titoli
“.

Ci chiediamo pertanto – continua Girotto – se non
vi sia un disegno preciso, volto a screditare una misura che
evidentemente disturba troppo chi guadagna dallo “status quo”
preesistente, in primis combattendo l’evasione fiscale, dal momento
che il Superbonus110 (come il cashback tra l’altro) costringe a
fare tutte le transizioni con regolare fattura, e questo ha portato
ad un enorme recupero di gettito fiscale (se qualcuno ha dei dati
precisi) che però guarda caso non vengono mai citati
“.

In Italia – conclude il senatore dei 5 stelle – la
libertà di pensiero, parola e stampa è sacrosanta, ma a nostro
avviso ricorrere a titoli devianti che incalzano nell’opinione
pubblica una percezione distorta è deleterio. Perché i giornali
continuano a titolare “truffe Superbonus 110” e poi nel testo
invece il superbonus non c’è, ma si parla di altri bonus? Non è che
si fa affidamento sul fatto che spesso il lettore medio legge solo
i titoli? Questo però non è giornalismo, è servilismo verso
qualcuno che evidentemente vuole distruggere il Superbonus, ma così
facendo distrugge l’Italia stessa: le 30.000 e oltre aziende che
sono a rischio di fallimento per eccesso di credito (e non di
debito!!!), coinvolgono a cascata tutti i dipendenti, le loro
famiglie, l’indotto dei commercianti da cui questi dipendenti fanno
la spesa per vivere, etc…. E tutto questo per non voler accettare
una misura che ha permesso al mondo dell’edilizia di ripartire, un
po’ come ha permesso di fare nel dopoguerra la cambiale, ma con
molto più vincoli di sicurezza per lo Stato e per i
terzi
“.

© Riproduzione riservata

Source: lavoripubblici.it

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