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Superbonus 110%, bonus edilizi e cessione del credito: dove sta il problema – Lavori Pubblici

C’entra, perché in legge di Bilancio il governo aveva
cercato di limitarlo, poi il Parlamento ha deciso di allargare le
maglie, anche troppo. Ora costerà moltissimo. Stiamo mettendo un
sacco di soldi sull’edilizia che, per carità, può aver avuto senso
sostenere nella fase più dura della pandemia e di certo
contribuisce chiaramente alla crescita. Ma ora droghiamo un settore
in cui l’offerta di imprese e manodopera è limitata. Stiamo facendo
salire i prezzi e contribuiamo all’inflazione
“. Le parole del
Ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo
Giorgetti
in un’intervista al Corriere della Sera.

Quelli che oggi più tuonano sul superbonus, che dicono che
queste frodi non contano, che bisogna andare avanti lo stesso…
beh, questi sono alcuni di quelli che hanno scritto la legge e
hanno permesso di fare lavori senza controlli. Se siamo in questa
situazione è perché si è costruito un sistema che prevedeva
pochissimi controlli. E se il superbonus oggi rallenta è per i
sequestri deliberati dalla magistratura per questioni fraudolente
per 2.3 miliardi. Ma naturalmente le somme oggetto di indagine sono
molto, molto più alte
“. Questo è il commento del Premier Mario
Draghi, durante la conferenza stampa per la riforma del Csm.

Si possono pensare ulteriori affinamenti, stiamo pensando
di tracciare meglio le operazioni, potremmo avere dentro il sistema
bancario una possibilità più ampia, con due o tre cessioni del
credito, tutto si può fare ma resta fondamentale evitare ulteriori
truffe che sono tra le più grandi che questa Repubblica abbia
visto
“. Queste, infine, le dichiarazioni del Ministro
dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco.

Il superbonus 110% e il Governo

Premier, Ministro dell’Economia e Ministro dello Sviluppo
Economico, ovvero le tre figure su cui è affidato il potere
esecutivo, sembra che ormai hanno deciso. In realtà la decisione,
come conferma il Ministro Giorgetti, l’avrebbero presa nella Legge
di Bilancio. Ma un Parlamento contro ha rivisto i piani così da una
misura antieconomica e poco sostenibile si è passati ad una misura
truffaldina che dal punto di vista mediatico fa decisamente più
audience.

E allora cosa fare per limitarla? Prima le sacrosante misure
antifrode che hanno obbligato i bonus minori ad allinearsi alle
misure già previste per il superbonus 110% poi le limitazioni alla
cessione del credito, vero motore che ha sorretto l’edilizia perché
ha generato una moneta virtuale facilmente spendibile dai
contribuenti.

Detrazioni e frodi fiscali: i dati dell’Agenzia delle
Entrate

Il motivo di queste misure è facilmente comprensibile
analizzando i dati forniti dall’Agenzia delle Entrate stesse da cui
si evince che la massa critica era proprio in quei bonus che non
prevedevano alcun controllo tecnico e fiscale. Primo fra tutti il
bonus facciate.

I dati dell’Agenzia delle Entrate sono chiari e senza
appello. Nel biennio 2020-2021, la piattaforma dell’Agenzia
delle Entrate ha registrato i seguenti numeri relativi alle
comunicazioni di sconto in fattura e cessione del credito:

Comunicazioni sconto in fattura e
cessione del credito al 31/12/2021

Misura fiscale Rif. Normativo

Importo

Comunicazioni

Superbonus art. 119 del D.L. n. 34/2020

13.391.416.571

1.339.195

Bonus facciate art. 1, commi da 219 a 224 della legge n. 160/2019

13.623.142.699

1.436.490

Ecobonus art. 14 del D.L. n. 63/2013

5.458.928.626

1.052.913

Bonus ristrutturazione art. 16 del D.L. n. 63/2013

4.974.423.098

932.778

Sismabonus art. 16-bis, comma 1, lettera i) del TUIR

967.129.662

24.896

Colonnine di ricarica art. 16-ter del D.L. n. 63/2013

1.184.051

1.381

Totale

38.416.224.707

4.787.653

L’Agenzia delle Entrate ha anche fornito i dati relativi alle
frodi fiscali che sarebbero in totale 4,4 miliari di euro suddivise
per singola detrazione:

La classifica delle frodi
fiscali

Misura fiscale

Importo

Bonus facciate

46%

Ecobonus

34%

Bonus affitti

9%

Sismabonus

8%

Superbonus

3%

L’analisi dei dati non richiede esperti statisti o fini
matematici. Dei 4,4 miliari di “possibili frodi” (quindi ancora da
accertare in via definitiva) il Superbonus 110% nel biennio
2020-2021 rappresenta appena il 3% ovvero poco più di 130 milioni
di euro ovvero neanche l’1% delle pratiche superbonus complessive.
Mentre il bonus facciate ne ha generato più di 2 miliardi di euro
(il 46% delle frodi complessive).

Dove sta il problema

Cosa significa? Il dato è semplice da capire. Il meccanismo di
cessione del credito ha funzionato perfettamente se utilizzato nel
superbonus 110% ma ha grandi falle nei bonus senza limiti di spesa
e senza controlli tecnici e fiscali (asseverazioni e visto).

Ma attenzione, dal 12 novembre 2021 è in vigore il D.L. n.
157/2021 (Decreto antifrode), i cui contenuti sono stati ripresi
integralmente nella Legge n. 234/2021 (Legge di Bilancio 2022). Ad
oggi, anche la detrazione che ha presentato maggiori profili di
rischio è sottoposta ad:

  • asseverazione della congruità delle spese sostenute;
  • visto di conformità.

Non prenderne atto vuol dire solo aver deciso in partenza la
sorte dell’edilizia e aver vanificato il lavoro dell’ultimo biennio
che andrebbe solo affinato, migliorato e reso strutturale.

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