La Camera, con 391 voti favorevoli e 45 contrari, ha oggi 18 maggio votato la questione di fiducia posta dal Governo sull’approvazione, senza emendamenti, subemendamenti ed articoli aggiuntivi, dell’articolo unico del disegno di legge di conversione in legge, con modificazioni, del Decreto Taglia Prezzi (o Decreto Energia) – decreto-legge 21 marzo 2022, n. 21, recante misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi Ucraina.
Il testo licenziato in via definitiva dalla Camera è identico a quello approvato dal Senato.
OBBLIGO DELL’ATTESTAZIONE SOA ESTESO ALL’EDILIZIA PRIVATA PER ACCEDERE AI BONUS EDILIZI E AL SUPERBONUS 110%. Di seguito riportiamo un articolo dell’associazione ANFIT che fa il punto sull’introduzione dell’obbligo dell’attestazione Soa nell’edilizia privata per accedere ai bonus edilizi e al Superbonus 110%.
“Come spesso accade in Italia, all’interno di decreti nati per un’esigenza specifica, vengono inseriti riferimenti a temi differenti. Un esempio di questa pratica è il Decreto Taglia Prezzi (DL 21/2022), strumento sviluppato appositamente per far fronte al caro bollette energetiche. In sede di conversione del decreto è stato inserito un maxi-emendamento (clicca qui) che, tra le altre cose, introduce il nuovo comma 10-bis. Esso è rivolto alle aziende che operano nel settore dell’edilizia incentivata e le obbliga a essere in possesso dell’attestazione SOA per poter partecipare a commesse che generano bonus fiscali.
Tale strumento è già ben noto in relazione al mondo delle gare d’appalto, ma il suo utilizzo obbligatorio viene esteso all’edilizia privata a partire dal 1 luglio 2023 in relazione a lavori di importo superiore ai 516.000 euro. In questa maniera il Legislatore equipara il mondo degli appalti pubblici, per cui il possesso della SOA per poter partecipare a gare relative a importi superiori a 150.000 euro è già richiesto da tempo, al mondo dell’edilizia privata.
La certificazione, che ha validità quinquennale ed è rilasciata da organismi vigilati dall’Autorità Nazionale Anti Corruzione (ANAC), mira a testimoniare il possesso delle capacità economiche, tecniche e operative da parte delle imprese impegnate nel settore dell’edilizia.
A ciò si aggiunge, poi, l’entrata in vigore dell’obbligo per le imprese di applicare i contratti collettivi del settore edile per poter partecipare alla realizzazione di opere di importo complessivo superiore ai 70.000 euro. Il tutto a partire dal 27 maggio prossimo e con obbligo di verifica di questa nuova fattispecie delegata a chi si occupa della redazione del visto di conformità.
Le reazioni a questa nuova impostazione sono state variegate, con il plauso da parte delle realtà attualmente già strutturate e l’aspra critica da parte del mondo delle PMI.
Senza scendere in giudizi specifici sul provvedimento, ANFIT ricorda di aver da tempo sottoscritto un accordo con ESNA SOA, primaria realtà nel settore dell’attestazioni SOA in edilizia”.
Source: casaeclima.com
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