Il superbonus al 110% introdotto con il decreto Rilancio nel 2020 per rilanciare il settore edile potrebbe cambiare faccia, anzi percentuale e non solo.
L’idea sarebbe quella di introdurre una detrazione fiscale unica al 75% per tutti i lavori di ristrutturazione ed efficientamento energetico, con un meccanismo graduale a seconda del livello di efficientamento raggiunto dall’edificio ma anche di snellire il più possibile le procedure burocratiche che sinora hanno ostacolato il decollo della misura.
Inoltre, potrebbe essere ampliata la platea dei beneficiari anche ad alberghi, strutture ricettive, aziende agrituristiche e imprese agricole.
Superbonus: come cambia. Armonizzare le aliquote al 75%
Procedure burocratiche più snelle, ampliamento della platea dei beneficiari e un’aliquota unica di detrazione fiscale al 75% per il superbonus varato con il decreto Rilancio, che necessita di una semplificazione e di una revisione per poter fungere da volano dell’economia nell’era post-Covid.
Il superbonus al 110% potrebbe cambiare e diventare al 75% ma con numerose novità che permetterebbero un più semplice utilizzo della misura. Sinora l’ecobonus al 110% non ha riscosso il successo sperato nonostante le sue potenzialità, colpa di un procedimento burocratico lento e difficile che ne ostacola il decollo.
Il governo, dopo aver confermato il superbonus al 31 dicembre 2023, ha intenzione di rivedere la misura per eliminarne i difetti ed accentuarne gli aspetti positivi. Prima di tutto vanno alleggerite le procedure burocratiche, secondo poi va allargata la platea dei beneficiari ammessi alla detrazione fiscale: non più solo privati ma anche alberghi, strutture ricettive, aziende agrituristiche e imprese agricole. Si parla anche di patrimonio immobiliare pubblico: edilizia residenziale pubblica, scuole, strutture sanitarie, giuridiche e sportive.
Allo studio un nuovo superbonus al 75% per far scomparire le aliquote minori
Fatto ciò, si potrebbe passare ad un nuovo meccanismo di detrazione e ad una nuova percentuale del superbonus, non più al 110% ma al 75% per tutti i lavori, ristrutturazioni ed efficientamento energetico, allo scopo di far scomparire tutte le aliquote minori giudicate poco convenienti. Prevista una unica grande detrazione per gli interventi edilizi, con aliquote graduate a seconda del livello di efficientamento raggiunto dall’edificio.
Il nuovo superbonus al 75% riunirebbe così in un’unica misura tutti i bonus casa: l’ecobonus, il Sismabonus, il bonus ristrutturazioni, il bonus facciate, il bonus verde, il bonus mobili, il bonus idrico e il bonus colonnine.
Tra le altre novità c’è poi quella legata al periodo di rimborso, che potrebbe passare dai 10 anni attualmente previsti a 5 anni.
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