Con il decreto Aiuti Bis, approvato giovedì in via definitiva dalla Camera, il governo ha apportato una serie di modifiche al Superbonus 110% che permettono alle banche di ricominciare ad acquistare i crediti fiscali legati all’agevolazione. L’intervento era molto atteso, perché – stando al dato fornito a maggio dal Tesoro nel corso di un’interrogazione parlamentare – le pratiche bloccate in attesa del via libera dagli istituti di credito valgono 5,2 miliardi di euro.
L’importo è da considerare aggiornato, perché la questione del Superbonus 110% riguarda soprattutto le due principali banche italiane, Unicredit e Intesa Sanpaolo, che hanno smesso di acquistare detrazioni già ad aprile, limitandosi da allora a smaltire le pratiche già approvate.
Superbonus 110%: dal decreto Sostegni ter all’Aiuti bis
La scelta di fermare le operazioni è arrivata a causa di una norma del decreto Sostegni Ter, che – nel tentativo di ridurre le frodi – aveva impedito la circolazione delle agevolazioni derivanti da sconto in fattura o da cessioni, limitando di fatto gli acquisti degli intermediari
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