Anche in caso di finanziamento delle spese sostenute per il superbonus 110% il pagamento deve risultare da bonifico parlante ed il beneficiario deve conservare la documentazione attestante.
Il bonifico parlante nel superbonus 110%
Il pagamento della fattura di spesa superbonus 110% che da diritto al beneficio deve essere effettuato mediante bonifico parlante soggetto a ritenuta nella misura dell’8%. Il bonifico parlante è quello da cui devono risultare i seguenti elementi:
- causale del versamento
- codice fiscale del beneficiario della detrazione
- numero di partita IVA, ovvero, il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato.
A tal fine, come chiarito nella Circolare n. 24/E del 2020, è possibile utilizzare i modelli di bonifici predisposti dagli istituti di pagamento ai fini:
- dell’ecobonus (lavori di riqualificazione energetica “art. 1, commi 344-347 l. 296/2006”)
- ovvero della detrazione prevista per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio (ristrutturazione edilizia “art. 16-bis d.p.r. 917/1986”).
Finanziamento per superbonus 110%: il bonifico parlante della finanziaria
Spesso per la realizzazione dei lavori da superbonus 110%, si ricorre a finanziamenti. Se i lavori sono stati pagati dalla società finanziaria che ha concesso il finanziamento al contribuente, quest’ultimo può ugualmente richiedere il superbonus 110%, in presenza degli altri presupposti, a condizione che:
- la società che concede il finanziamento paghi l’impresa che ha eseguito i lavori con bonifico bancario o postale “parlante”
- il contribuente sia in possesso della ricevuta del predetto bonifico effettuato dalla società finanziaria.
Si tenga, in ogni caso, presente che l’anno di sostenimento della spesa è quello di effettuazione del bonifico da parte della finanziaria.
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