Superbonus 110 anche con la cessione del credito multipla.
Dopo la conferma del Governo Draghi in merito a questa opzione fiscale, purtroppo salta fuori una limitazione, ovvero la certificazione. Con questa manovra è stato possibile prorogare questa opzione, ormai vituperata a causa delle ultime notizie sulle indagini dell’Agenzia delle Entrate.
Già c’è stato il rischio che molti istituti bancari (e non) iniziassero a rifiutare le varie proposte, come in effetti già Poste Italiane e Banco BPM avevano già disposto, per citare un articolo del Corriere.
Con questa decisione si potrà richiedere la cessione del credito, ma a patto di avere la certificazione, altrimenti la nostra richiesta non potrà avere un seguito.
Per saperne di più ti suggerisco l’ultimo video del Geometra Danilo Torresi, disponibile su Youtube e sul suo canale.
In merito al bonus 110 però non sono finite qui le novità, visto che le ultime parlano anche di una proposta interna al Governo di far prorogare ulteriormente alle villette i tempi per presentare la S.A.L.
In questo articolo faremo il punto della situazione, e vedremo tutte le ultime in merito alle cessioni di credito e alla proroga.
Superbonus 110: come funziona ora la cessione del credito! Ultime notizie
Il funzionamento del bonus 110 purtroppo doveva essere più semplificato per tutti i richiedenti, e invece è peggiorato drasticamente.
A causa delle varie indagini dell’Agenzia delle Entrate, il Governo Draghi è passato da un momento in cui voleva bloccare tutte le erogazioni di crediti fiscali, ad uno in cui la cessione del credito diventava l’opzione più difficile da richiedere.
Se prima di febbraio 2022 potevi richiedere una cessione del credito multipla, e addirittura frammentarlo, dall’approvazione del Decreto Sostegni Ter non potrai più farlo.
Il Decreto Sostegni Ter sancisce una serie di manovre di supporto fiscale alle attività relative alla filiera turistica e alberghiera, rimaste chiuse e/o danneggiate durante le festività natalizie a causa della recrudescenza del Covid.
Ma anche alcune modifiche sostanziali al decreto Rilancio (n°34 del 2020), quello che presentava la normativa per il bonus 110.
E per confermare queste modifiche è stato approvato anche il decreto legge “Misure urgenti per il contrasto alle frodi in materia edilizia e sull’elettricità prodotta da impianti da fonti rinnovabili“.
Con queste modifiche, non sarà più possibile richiedere la cessione del credito multipa se non per tre stadi, cioè cedendola fino ad un massimo di tre volte. E non saranno quindi prese in considerazione finanziarie o istituti nati ad hoc solo per ottenere dallo Stato i crediti previsti dal Bonus 110, ma solo quelli che hanno alle spalle albi od ordini professionali.
Superbonus 110: cessione del credito ma solo se certificata!
Si potrà comunque avere accesso alla cessione del credito col bonus 110, ma solo se queste ultime sono garantite a soggetti certificati e iscritti a speciali albi sottoposto a vigilanza, come segnalato da lavoripubblici.it.
In poche parole servirà la certificazione, altrimenti non si potrà più utilizzare questa opzione fiscale. E non solo come richiedente, ma anche come società ci sarà il blocco, anche perché, con l’emanazione di questo decreto, le sanzioni sono diventate ancora più restringenti.
Sono disposte la reclusione da due a cinque anni e una stratosferica multa da 50.000, massimo 100.000 euro, nel caso in cui nell’asseverazione tecnica:
- siano esposte informazioni false;
- siano state omesse informazioni relative a requisiti tecnici del progetto o effettiva realizzazione;
- sia attestata falsamente la congruità delle spese in rapporto al prezzario MiTE.
La pena in questione aumenterebbe nel caso in cui ci sia l’aggravante del fine di conseguire un ingiusto profitto, come sottolinea anche idealista.it, citando il decreto legge.
Ovviamente queste misure sanzionatorie scatteranno dal 1 maggio 2022, quando arriveranno le comunicazioni su sconto in fattura e cessione del credito presentate all’ADE a partire da quella data.
Superbonus 110: addio alla frammentazione!
Tra le ultime notizie c’è anche la frammentazione del credito relativa al bonus 110, da ora definitivamente soppressa.
Con la frammentazione, chi voleva frodare lo Stato aveva la possibilità di finire per cederlo parzialmente ai propri debitori, con conseguente aumento delle spese legali di quest’ultimo, fino a disperderlo e a finire nella totale irrintracciabilità.
Con le modifiche del decreto legge ora sarà previsto un credito unico, cedibile comunque fino a tre società registrate, ma basato su un codice identificativo univoco, così da essere facilmente tracciabile.
Per questa modifica e per tutte le altre sarà comunque necessario un provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate, affinché siano definitive.
Lo Stato ha dovuto provvedere a queste limitazioni visto che, in soli tre/quattro mesi, sono uscite cifre da capogiro in merito allo sperpero di denaro pubblico ed europeo: ben 4,5 miliardi di euro di lavori irregolari o mai effettuati, comunque erogati ai richiedenti e a delle società create ad hoc per la ricezione.
Si tratterebbe di una delle più grandi truffe ai danni dello Stato dalla fondazione della Repubblica Italiana.
Già da tempo c’era il rischio che il bonus 110 potesse fare gola a truffatori e parassiti, come già veniva segnalato a suo tempo in un articolo del Sole24ore. Anche perché questo bonus ha già previsto uno stanziamento di oltre 55 miliardi di euro. E già quasi il 10% è andato in fumo.
Superbonus 110: ecco chi anticipa i soldi per la cessione del credito!
Il Superbonus 110 prevede sempre come opzione fiscale per l’acquisizione di questo extra del 110% sia la detrazione fiscale sia lo sconto in fattura.
Però attualmente è nell’occhio del ciclone perché è molto richiesta non solo dai soggetti privati, ma anche dagli istituti bancari e finanziari.
Di recente Poste Italiane ha deciso di riaprire la piattaforma online per la cessione del credito fiscale dal 7 marzo, dopo quasi un mese di blocco per via della sospensione dovuta al Decreto Sostegni Ter.
Quest’ultimo aveva impedito temporaneamente questa opzione oltre la prima volta, mettendo quasi a repentaglio le pratiche in atto e anche quelle future.
Con la correzione del nuovo decreto potranno riaprire, e provvedere ad anticipare la spesa per l’efficientamento energetico tramite finanziamento con il contribuente. In fondo funzionerebbe così: se come richiedente non hai soldi per le spese relative al bonus 110, puoi richiederla informando l’Agenzia delle Entrate e poi cedendo alla banca, aprendo con loro un finanziamento.
Si tratterranno una minima percentuale di quel 10% che avanza. Altrimenti, con lo sconto in fattura, sarà l’azienda a riscattarlo, anticipandoti le spese per i lavori.
Superbonus 110: ma quando scade per i privati?
La scadenza del bonus 110 attualmente prevede per le unifamiliari il 30 giugno 2022 per chi non raggiunge lo Stato Avanzamento Lavori al 30%, altrimenti ha la proroga fino al 31 dicembre 2022.
Mentre per condomini ed ex Istituti Autonomi Case Popolari (IACP) è prevista la prima scadenza il 30 giugno 2023 se non raggiungono un S.A.L. al 60%, altrimenti passa fino al 31 dicembre 2023.
Purtroppo, a causa dell’inflazione e dell’aumento del prezzo delle materie prime, questa proroga potrebbe essere un bel problema per le aziende.
Di recente tra i banchi parlamentari stanno proponendo di attuare una proroga per tutto il 2022 nel caso delle villette, cioè delle unifamiliari dei privati, senza dover presentare il S.A.L.
Se vuoi saperne di più ti suggerisco questo approfondimento sulla proroga per le villette. Ricordiamo che si tratta di una proposta, visto che ancora devono partire le nuove modifiche.
Copywriter, classe 1994.
Sono nato ad Arezzo alle prime luci dell’alba dell’ultimo giorno di Settembre.
Laureato nel 2019 in Strategie e tecniche della Comunicazione presso l’Università degli Studi di Siena, non riesco a smettere di scrivere da quando avevo 19 anni.
Appassionato di scrittura e grafica, anche durante gli studi ho contributo ad alcune pubblicazioni, e progetti grafici ed editoriali, presso alcuni enti e aziende della mia provincia di residenza.
Metodico e rigoroso, per me la scrittura è sempre stata una forma di terapia, e anche di preghiera.
Il mio motto? “Trovare sempre la quadra”.
Source: trend-online.com
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