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È scattato il conto alla rovescia per l’entrata in vigore
del
Decreto del Ministero della Transizione Ecologica 14 febbraio
2022 le cui disposizioni potranno essere applicate agli
interventi i cui titoli edilizi o comunicazioni siano stati
presentati a partire dal 16 aprile 2022.
Indice degli argomenti
Costi massimi: 6 nuove FAQ da Enea e MiTE
Al fine di chiarire le nuove procedure relative
all’asseverazione di congruità delle spese sostenute che accedono
ai principali bonus edilizi direttamente o con opzione alternativa
(sconto in fattura e cessione del credito), l’Enea e il Ministero
della Transizione Ecologica hanno predisposto 6 utilissime FAQ che
riguardano:
- l’asseverazione della congruità degli interventi
energetici; - la composizione e l’utilizzo dei nuovi costi massimi;
- le modalità di calcolo del prezzo “finito” dei beni indicati
nell’Allegato A al Decreto MiTE; - le analisi dei prezzi;
- la procedura da seguire per l’asseverazione dei costi per gli
interventi rientranti nell’ambito di applicazione del DM costi
massimi; - la verifica della spesa complessiva degli interventi di
ecobonus per i quali non è necessaria l’asseverazione della
congruità delle spese.
Di seguito le 6 nuove FAQ.
1. Asseverazione congruità interventi energetici
Domanda – Per gli interventi energetici,
l’asseverazione della congruità dei costi rispetto a quanto
previsto dal decreto del Ministro della transizione ecologica 14
febbraio 2022 (“Definizione dei costi massimi specifici
agevolabili, per alcune tipologie di beni, nell’ambito delle
detrazioni fiscali per gli edifici”; c.d. “DM costi massimi”) deve
essere rilasciata nei soli casi di accesso alle opzioni di cessione
del credito o sconto in fattura di cui all’articolo 112, comma 1,
del DL 34/2020, convertito, con modificazioni, dalla Legge 17/2020,
o anche nei casi di fruizione diretta?
Risposta – L’asseverazione della congruità dei
costi deve essere rilasciata per tutti gli interventi energetici
ammessi a beneficiare:
- i) delle detrazioni di cui al comma 2 dell’articolo 121 del DL
34/2020 che accedono alle opzioni di cessione del credito e sconto
in fattura, ai sensi di quanto previsto dal comma
1-ter del medesimo articolo 121; - ii) del c.d. Superecobonus di cui all’articolo 119.
Con riferimento all’ipotesi sub ii), è il
caso di precisare che l’asseverazione della congruità delle spese è
richiesta sia nel caso di detrazione diretta del 110 per cento, sia
nel caso di opzione per la cessione del credito o lo sconto in
fattura.
Stante il dato letterale dell’articolo 121, comma
1-ter, lettera b), del DL 34/2020, rispetto agli
interventi di cui al precedente punto i), fanno eccezione le opere
classificate come attività di edilizia libera ai sensi
dell’articolo 6 del DPR 380/2001 e del decreto del Ministro delle
infrastrutture e dei trasporti 2 marzo 2018 o della normativa
regionale; per tali opere non è dunque prescritto che il tecnico
abilitato asseveri la congruità delle spese. Fanno altresì
eccezione, nel senso sopra indicato, gli interventi di importo
complessivo non superiore a 10.000 euro, eseguiti sulle singole
unità immobiliari o sulle parti comuni dell’edificio, con
l’esclusione degli interventi di cui all’articolo 1, comma 219,
della Legge 160/2019 (interventi finalizzati al recupero o restauro
della facciata esterna degli edifici esistenti ubicati in zona A o
B ai sensi del decreto del Ministro dei lavori pubblici
1444/1968).
In ogni caso, occorre precisare che, nell’ambito dell’Ecobonus,
ai sensi del combinato disposto dei punti 13.1 e 13.2 dell’Allegato
A al decreto del Ministro dello sviluppo economico 6 agosto 2020
(c.d. “DM requisiti tecnici”) e successive modifiche e
integrazioni, per gli interventi di edilizia libera o di importo
non superiore a 10.000 euro (eseguiti sulle singole unità
immobiliari o sulle parti comuni dell’edificio, con l’esclusione
degli interventi di cui all’articolo 1, comma 219, della Legge
160/2019), l’ammontare massimo delle detrazioni fiscali o della
spesa massima ammissibile va calcolato esclusivamente sulla base
dei costi massimi specifici per tipologia di intervento di cui
all’Allegato I al DM requisiti tecnici (cfr. FAQ n. 6).
2. Composizione e utilizzo nuovi costi massimi
D. – I costi indicati in Allegato A al DM costi
massimi sono riferiti solamente ai costi di fornitura dei beni o
alle opere compiute? Qualora siano riferiti ai soli costi della
fornitura dei beni, ci si riferisce al singolo bene indicato in
tabella o all’insieme dei beni che concorrono alla realizzazione
dell’intervento indicato in tabella?
R. – Come indicato dall’articolo 2 del DM costi
massimi, nonché dall’articolo 3 e dalla tabella dell’Allegato A, i
costi ivi esposti sono riferiti all’insieme dei beni che concorre
alla realizzazione delle tipologie di intervento elencate in
tabella. A titolo meramente esemplificativo e non esaustivo, si
riportano di seguito alcune casistiche:
- nel caso di isolamento di pareti disperdenti, la fornitura
dell’isolante termico, del sistema di ancoraggio, tutti i materiali
che concorrono alla realizzazione dell’intonaco esterno di
copertura dell’isolante, etc. Inoltre, per le superfici orizzontali
o inclinate, la pavimentazione (non di pregio), le tegole, il
controsoffitto della sola porzione isolata, etc.; - nel caso di infissi, la fornitura di infisso, telaio,
controtelaio, celetto, cassonetto, tapparella, rullo avvolgibile,
avvolgitore, persiane e, ove previsto, componentistica
dell’impianto elettrico, etc.; - nel caso di schermature solari e/o ombreggiamenti mobili la
fornita della schermatura solare e/o ombreggiante, il sistema di
montaggio e, ove previsto, la componentistica dell’impianto
elettrico, etc.; - nel caso di impianti solari termici, la fornitura del pannello
solare, sistema di montaggio, serbatoio di accumulo,
componentistica dell’impianto idraulico e, ove previsto,
dell’impianto elettrico, i sistemi di pompaggio, etc.; - nel caso di caldaie a condensazione, la fornitura della
caldaia, canna fumaria e, ove previsto, sistema di termoregolazione
evoluti, sistema di pompaggio, sistema di trattamento dell’acqua,
componentistica dell’impianto idraulico ed elettrico, compresi
serbatoi di accumulo, etc.; - nel caso di impianti con micro-cogeneratori, la fornitura del
cogeneratore, canna fumaria, componentistica dell’impianto
idraulico (compreso i serbatoi di accumulo), elettrico e di
adduzione del combustibile, etc.; - nel caso di impianti a pompe di calore, la fornitura della
pompa di calore, la componentistica comprensiva del circuito del
gas frigorigeno, dell’impianto idraulico o aeraulico (compreso i
serbatoi di accumulo), elettrico e, ove previsto, di adduzione del
gas, etc.; - nel caso di impianti ibridi, quanto indicato per le caldaie a
condensazione e per le pompe di calore, etc.; - nel caso di caldaie a biomasse, la fornitura della caldaia,
canna fumaria, sistema di abbattimento delle emissioni in
atmosfera, sistema di stoccaggio della biomassa, sistema di
caricamento della biomassa e, ove previsto, sistema di
termoregolazione evoluti, sistema di pompaggio, sistema di
trattamento dell’acqua, componentistica dell’impianto idraulico ed
elettrico, compresi serbatoi di accumulo, etc.; - nel caso di sistemi di building automation, la fornitura del
sistema e la componentistica dell’impianto idraulico ed elettrico,
etc.
I costi di cui alla Tabella A del DM costi massimi non
comprendono l’IVA, i costi delle prestazioni professionali, i costi
connessi alle opere relative all’installazione e tutti i costi
della manodopera. Rientrano tra le “opere relative alla
installazione” unicamente quelle relative alle opere provvisionali
(compresi i ponteggi) ed alle opere connesse ai costi della
sicurezza.
3. Modalità di calcolo del prezzo “finito” dei beni indicati
nell’Allegato A al Decreto MiTE;
D. – Nell’ambito del DM costi massimi, ai fini
del calcolo dell’ammontare massimo delle detrazioni concedibili e
della spesa massima ammissibile, come si calcolano i costi non
esposti in tabella nell’Allegato A, ossia l’IVA, le prestazioni
professionali, le opere relative all’ installazione e la
manodopera?
R. – Ai fini del calcolo dell’IVA si rimanda
alla normativa in materia e ai relativi atti di interpretazione e
applicazione dell’Agenzia delle Entrate.
Le spese professionali sono invece verificate sulla base dei
massimali previsti dal decreto del Ministro della giustizia 17
giugno 2016, recante approvazione delle tabelle dei corrispettivi
commisurati al livello qualitativo delle prestazioni di
progettazione adottato ai sensi dell’articolo 24, comma 8, del DLGS
50/2016.
I costi delle opere relative all’istallazione e quelli della
manodopera sono calcolati con riferimento ai prezzari indicati
all’articolo 3, comma 4, del DM costi massimi.
4. Analisi dei prezzi
D. – In mancanza di una voce di costo nel
prezzario, è possibile per il tecnico abilitato presentare il
“nuovo prezzo”?
R. – Si, il “nuovo prezzo” deve essere
predisposto in maniera analitica, secondo un procedimento che tenga
conto di tutte le variabili che intervengono nella definizione
dell’importo stesso. In particolare, il tecnico dovrà fornire una
relazione firmata da allegare all’asseverazione, che sarà pertanto
oggetto di controllo ai sensi del decreto del Ministro dello
sviluppo economico 6 agosto 2020 (c.d. “DM Asseverazioni”). Tale
relazione dovrà indicare le modalità di determinazione delle voci
di costo non comprese nei prezzari, tenendo presente che le stesse
possono essere desunte da altri prezzari o essere equiparate a
lavorazioni similari in essi presenti. Inoltre, si rappresenta che
molti prezzari regionali forniscono indicazioni analitiche sulle
modalità di determinazione dei nuovi prezzi.
5. Procedura asseverazione costi
D. – Quale è la procedura da seguire per
l’asseverazione dei costi per gli interventi rientranti nell’ambito
di applicazione del DM costi massimi?
R. – Ai fini della corretta definizione del
perimetro di applicazione del DM costi massimi, si rimanda alla FAQ
n. 1.
Ai fini dell’asseverazione della congruità delle spese
sostenute, il comma 1-ter dell’articolo 121 del DL 34/2020 ha
disposto che si attui quanto indicato dal comma 13- bis
dell’articolo 119 del medesimo DL, il quale a sua volta ha previsto
che si faccia riferimento:
- ai prezzari individuati dal DM Requisiti tecnici, ovvero a
quelli di cui all’articolo 3, comma 4, del DM costi massimi; - ai valori massimi stabiliti, per talune categorie di beni, con
decreto del Ministro della transizione ecologica (DM costi
massimi).
Conseguentemente, il DM costi massimi ha disciplinato
esclusivamente il secondo punto sopra indicato, prevedendo che “il
tecnico abilitato assevera la congruità delle spese per gli
interventi nel rispetto dei costi massimi specifici per tipologia
di intervento di cui all’Allegato A e di cui ai commi 2 e 3”. Tale
previsione non ha quindi impatto sulla verifica di cui al punto 1.
Pertanto, l’asseverazione della spesa sostenuta deve prevedere un
doppio controllo, sia rispetto ai prezzari, sia rispetto al DM
costi massimi. Il controllo rispetto ai prezzari comporterà la
verifica della spesa sostenuta rispetto all’opera compiuta
(fornitura e installazione); il controllo rispetto al DM costi
massimi comporterà la verifica della spesa sostenuta rispetto alla
sola fornitura dei beni (FAQ n. 2).
La spesa ammissibile asseverata sarà quindi pari al valore
minore tra (i) quella derivante dai due controlli e (ii) la spesa
sostenuta, così come riportato nella tabella seguente.
ASSEVERAZIONE DELLE SPESE |
||||
Controllo 1 |
Controllo 2 |
Spesa sostenuta |
Spesa massima |
|
Opera compiuta |
Prezzario |
Fatture |
min (controllo1; contollo2; spesa sostenuta) |
|
Costi dei beni Allegato A (fornitura) |
Allegato A |
|||
Opere relative alla installazione |
Prezzario |
|||
Manodopera per l’installazione |
Prezzario |
|||
TOTALE |
Fermi restando i limiti massimi previsti dalle specifiche
discipline a cui gli interventi fanno riferimento, l’ammontare
delle detrazioni concedibili e l’ammontare della spesa massima
ammissibile a detrazione dovranno essere calcolati con riferimento
alla totalità dei costi sostenuti, comprensivi dell’IVA, delle
prestazioni professionali (cfr. FAQ n. 3) e di altri costi
ammissibili dalle specifiche normative di riferimento (visto di
conformità etc.). Nella tabella seguente è rappresentato uno schema
di determinazione della spesa detraibile ammissibile.
SPESA DETRAIBILE |
|||
Spesa di intervento |
Spesa massima ammissibile per |
Spesa detraibile ammissibile |
|
Spesa massima ammissibile |
asseverazione spesa sostenuta |
Norma primaria |
min (spesa di intervento; |
Prestazioni professionali |
min (DM 17 giugno 2016; |
||
Altri costi |
fatture |
||
IVA |
fatture |
||
TOTALE |
6. Verifica spesa complessiva interventi di ecobonus senza
asseverazione congruità
D. – Nell’ambito dell’Ecobonus, per gli
interventi per i quali non è necessaria l’asseverazione della
congruità delle spese è comunque necessaria la verifica della spesa
sostenuta rispetto ai costi dell’Allegato A al DM costi massimi?
Tale verifica è necessaria anche per gli interventi i cui beni sono
ricompresi nell’Allegato A e la cui spesa complessiva è inferiore a
10.000 euro o sono in edilizia libera?
R. – Secondo il punto 13.2 dell’Allegato A al
DM requisiti tecnici, così come modificato dal DM costi massimi,
per gli interventi di Ecobonus che non richiedono l’asseverazione
delle spese sostenute (che non accedono all’opzione di cessione del
credito o sconto in fattura, che accedono alle citate opzioni ma
hanno un costo inferiore a 10.000 euro o sono in edilizia libera,
ovvero per i quali non è necessaria l’asseverazione ai sensi
dell’Allegato A del DM requisiti tecnici) è comunque necessario
verificare il rispetto dei costi massimi specifici per tipologia di
intervento di cui all’Allegato A. Tale verifica, per cui non è
necessaria l’asseverazione da parte di un tecnico abilitato,
concorre al calcolo della spesa massima ammissibile a cui dovranno
essere aggiunti tutti gli altri costi (IVA, prestazioni
professionali – solo quando applicabile – opere di installazione e
manodopera). Al riguardo, rileva il valore minimo tra quello
indicato nella tabella di cui all’Allegato A al DM costi massimi e
quello oggetto di fattura.
Si precisa che tale verifica è limitata solamente agli
interventi ammessi all’Ecobonus.
tutti i diritti appartengono alla fonte.
I commenti su questo articolo non dovranno contenere quesiti di natura tecnica.